La Camera ha votato ieri la proposta di Europa Verde e Sinistra Italiana di fermare i lavori alla pista di bob di Cortina e a valutare altri siti per disputare le gare di bob, slittino e skeleton per i Giochi olimpici del 2026.
A dare la notizia in anteprima è stata ieri sera Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde. «Hanno votato SÌ all'ordine del giorno di Luana Zanella e tutta Alleanza Verdi Sinistra, in cui si chiedeva di fermare la costruzione della pista da bob di Cortina, tutti i partiti, compresi Lega (prima sostenitrice), Fratelli d'Italia, PD, M5S, Avanti e Azione che in passato avevano votato lo stanziamento dei fondi per costruire la pista, ad ogni aumento dei costi prospettato da Regione o Fondazione Milano Cortina. L’odg è stato approvato, con la modifica "valutare siti diversi da Cortina" al posto di “accettare la proposta di Innsbruck” ma rimane nero su bianco l'impegno a fermare il progetto Cortina».
«Un risultato importantissimo. Una posizione politica finalmente equilibrata, con cui tutti si uniscono al nostro messaggio, che da anni ripeto in Consiglio regionale e assieme a cittadini e associazioni: "Non spendiamo risorse pubbliche e non indebitiamo le comunità con opere dai conti in rosso" – continua la Consigliera - Ora Governo e Commissario devono partire da qui, capendo quale struttura sia la più opportuna. Spero vivamente vinca di nuovo il buonsenso e nessuno spinga nella direzione di altre scelte insostenibili, andando in altri continenti o riaprendo la pista di Torino, purtroppo destinata a non reggere i costi milionari di gestione annuale (3mln annui secondo il dossier del CIO). Siano valutate oggettivamente le opzioni, comprese St. Moritz o Innsbruck-Igls, con incontri tecnici formali, anche assieme con il Comitato Olimpico e le federazioni internazionali di Bob, Skeleton e Slittino.
Si schiera invece a favore della costruzione della pista Stefano Pirro, presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina: «Le Olimpiadi Invernali incarnano una grandissima opportunità per Cortina e proprio per questo motivo siamo sempre stati favorevoli ai Giochi esattamente come ci furono presentati nel protocollo di assegnazione del 2019».
«La proposta fatta a suo tempo – prosegue – siglata e sottoscritta in via ufficiale, prevedeva e di fatto prevede ancora che a Cortina si svolgano determinate gare, olimpiche e paralimpiche. Tra queste, il Bob avrebbe dovuto senza ombra di dubbio rappresentare – e ci auguriamo che possa effettivamente essere così – il fiore all’occhiello.
Premesso che ci rimetteremo alle decisioni che verranno prese nei prossimi giorni, non possiamo tuttavia non esprimere il nostro stupore e anche il nostro rammarico per quanto sta accadendo. Quattro anni fa era stato messo nero su bianco un progetto ben preciso, accettato da tutti alla luce del sole. A che pro contestarlo adesso? I ripensamenti tardivi non portano mai niente di buono. Il tempo è poco, le cose da fare sono molte e il segnale che stiamo mandando non è certo positivo, perché passa il messaggio neanche troppo implicito che non siamo in grado di onorare i nostri impegni.
Come operatori del turismo siamo una forza economica importante per il territorio. Un territorio che di turismo vive quotidianamente e il turismo trae linfa anche e soprattutto da questo genere di iniziative, vetrine internazionali che sono in primis preziose occasioni di crescita; non capita tutti i giorni di poterle sfruttare a proprio favore. Confidiamo quindi che la spinosa questione si risolva quanto prima nel migliore dei modi e che Cortina possa avere la sua pista da Bob nel pieno rispetto delle tempistiche indicate. Non ci dimentichiamo, infatti, che ogni infrastruttura nuova o riqualificata in vista dell’appuntamento iridato costituirà un lascito a lungo termine per la nostra comunità e per i tanti amanti degli sport invernali che ogni anno vengono a visitare le nostre montagne per apprezzarne le bellezze e praticare le loro discipline preferite contribuendo a generare indotti significativi.
Non possiamo pensare di identificarci come località di eccellenza se mancano gli impianti o sono fatiscenti e non possiamo altresì pensare, dopo tanto clamore ed esposizione mediatica, di rinunciare a una gara strategica in un’Olimpiade che porta il nostro nome. Per questo lavoreremo insieme e ci impegneremo al massimo affinché il progetto vada a buon fine». – dichiara Stefano Pirro, Presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina.