Lettera aperta al Sindaco sul Parco Avventura
    

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Lettera aperta al Sindaco sul Parco Avventura

Lettere al giornale

27/08/2023

Egregio signor Sindaco,

mi chiamo Maria Cristina Mundici e le scrivo esclusivamente a mio nome. Mio marito, Mirko Gardini, socio di maggioranza di quella che era la Cortina Adrenalin Center (di cui io detenevo il 25%), nulla sa di questa mia iniziativa.
E io, che di mestiere faccio tutt’altro essendo laureata in storia dell’arte a Bologna e di quello occupandomi, le scrivo in virtù della mia partecipazione alla Cortina Adrenalin Center, sia societaria – per quanto di minoranza – sia pratica, avendo lavorato per vari anni al Parco Avventura in forza dei brevetti acquisiti.

Le confesso che ancora non riesco a capacitarmi di come un’amministrazione comunale sia riuscita a deprimere, anzi a sopprimere un’attività che, nei suoi diciannove anni di vita, ha arricchito l’offerta di Cortina a cittadini e turisti, che oggi ne rimpiangono la scomparsa.

Cito a caso da alcuni messaggi ed email ricevuti, di cui per discrezione non dichiaro la provenienza:
“Cortina non è più la stessa senza il Parco Avventura”
“Questi signori [chi ha decretato la fine del Parco Avventura] meriterebbero davvero una causa miliardaria, peccato che in questo paese anche la giustizia sia ridotta ad una grottesca farsa, come tutto quello che ormai connota questo stato che a noi comuni cittadini di buon senso appare corrotto e fonte solo di mali. Triste, considerando che queste desolate conclusioni vengono dai pochi come noi che in tutti questi anni hanno fatto il proprio dovere di cittadini fino in fondo creando ricchezza per un paese irriconoscente e vile. Sono proprio addolorato per il parco avventura e per noi tutti”
“Il Parco Avventura era un appuntamento immancabile per le mie figlie, un pezzo della loro infanzia ed adolescenza”.

Se lei fosse riuscito a far prevalere le ragioni e gli interessi del paese che amministra – e non credo che i cittadini cortinesi avranno di che gioire anche per il dopo Olimpiadi - avrebbe almeno potuto comportarsi con maggior accortezza, forzando per una soluzione diversa riguardo alla pista da bob. Ad esempio, prescindendo da considerazioni più generali che meritano altra sede, qualora lei avesse ritenuto comunque fondamentale per il paese la sua realizzazione, avrebbe potuto farne spostare a monte la costruzione, salvaguardando così quella parte di cittadina (perché di agglomerato urbano si può ormai parlare a proposito di Ronco, e nessuno lo sa meglio di lei) che ingloba non solo l’area del Parco Avventura ma anche il parco giochi comunale per bambini nonché l’ormai storico Bob bar. E anziché demandare la fine del Parco Avventura a un anonimo documento amministrativo, trincerandosi dietro ad esso, avrebbe potuto, dimostrando così maggior rispetto nei confronti di coloro che hanno contribuito alla vitalità e alla promozione di Cortina, adottare un atteggiamento più morbido e attendista, senza pretendere l’immediato smantellamento del Parco. Concedendo di fare almeno un’altra stagione di attività, questa, e di mantenere in stand by una risoluzione più definitiva, se a quella fosse stato necessario arrivare. Non le sarebbero mancati gli strumenti per fare ciò.

E pensi se, come peraltro molti ormai auspicano, la pista da bob non verrà realizzata? L’attuale amministrazione rischia di essere ricordata come il Sindaco delle sottrazioni, della demolizione ingiustificata, del paese in meno. 

Mi stupisce anche che non sia stata proposta alcuna compensazione a fronte dell’ingiunzione a distruggere un’attività ormai ventennale. Attività privata, certo, ma che ha portato valore aggiunto alla città senza alcun esborso pubblico. Non credo che lei, dotato di occhio esperto e allenato alle attività commerciali, possa davvero aver pensato come fattibile l’unica possibilità che lei ha appena ventilato nel corso di un colloquio e che in sue dichiarazioni la qualifica come proposta non accettata, e cioè lo spostamento del Parco. Ma come sarebbe stato possibile rifare esclusivamente a carico di un soggetto privato quella rete di percorsi maturati via via nel tempo, e che ora comporterebbero un esborso di alcune centinaia di migliaia di euro se creati altrove?


Con rammarico, e ho ragioni per credere non solo mio
La saluto

Maria Cristina Mundici
22 agosto 2023

Al Parco Avventura, anno 2002 - anno 2022

Nelle due foto: tre ragazze che per dieci anni consecutivi hanno frequentato il Parco Avventura. La foto più recente è dell'’anno scorso, nel 2022, al loro decimo anno di frequentazione continuativa, avendo iniziato da bambine; le assidue frequentatrici quest'anno con grande dispiacere hanno dovuto fare capolino di fronte al terreno prima occupato dal Parco che ora si trova nello stato che si vede nella foto di copertina