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Olimpiadi invernali 2026: Utilizzare le strutture esistenti, superare i confini

Marina Menardi

25/08/2023

Su invito di Felix von Wohlgemuth, co-portavoce dei Verdi Verdi Grüne Vërc, la senatrice Aurora Floridia e la consigliera regionale del Veneto Cristina Guarda (entrambe di Europa Verde) hanno incontrato oggi a Bolzano il sindaco di Innsbruck Georg Willi. L'obiettivo di questo incontro era quello di sostenere le autorità italiane nella conclusione di un accordo italo-austriaco con la città di Innsbruck per le discipline olimpiche del Bob, Slittino e dello Skeleton in vista delle Olimpiadi 2026: Per questo il sindaco di Innsbruck ha annunciato che proprio oggi partirà una lettera indirizzata all'amministratore delegato di Fondazione Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier. 

"In diverse conversazioni a Roma mi è stato assicurato che c'erano stati dei tentativi di contattare Innsbruck o il Tirolo. Durante i nostri colloqui preliminari con il sindaco Willi, tuttavia, è apparso subito chiaro che nessuna lettera aveva raggiunto i nostri vicini. Abbiamo quindi deciso di attivarci", ha dichiarato la senatrice Aurora Floridia a proposito del motivo dell'incontro odierno:

Le criticità, i costi ed i tempi proibitivi per il totale rifacimento della Pista Eugenio Monti, obbligano i Politici ed i Tecnici a fare scelte qualitative, come richiesto dal CIO: usare una pista esistente e non costruire nuove strutture energivore e economicamente insostenibili.

“Innsbruck, in quanto città olimpica, deve e vuole omologare la sua pista di bob e slittino per poter disputare competizioni internazionali di alto livello anche dopo il 2024. I costi stimati per l'omologazione ammontano a circa 27,43 milioni di euro, che saranno ripartiti in parti uguali tra la Repubblica d'Austria, il Tirolo e la Città di Innsbruck“ spiegava il sindaco Willi, aggiungendo che „La mancata presentazione di offerte per la costruzione dello sliding center a Cortina d'Ampezzo, distante soltanto 168 km da Innsbruck, conferma il rischio denunciato dai Verdi fin dal 2021 di non riuscire a realizzarlo nei tempi richiesta dal CIO, ossia la stagione invernale 2024.”

Come non bastasse, i costi sono esplosi, superano I 120 milioni di euro e rischiano di aumentare ulteriormente, sia a causa dell'emergenza economica in corso che per via degli alti costi richiesti per cantieri svolti in zone montane in epoche invernali.

La Consigliera Cristina Guarda precisa: „Grazie al lavoro di Europa Verde Veneto, si sono resi trasparenti anche gli ingenti costi di gestione e gli accordi non pubblicizzati di coprire le perdite di gestione con fondi dei Comuni confinanti non solo Veneti, ma anche delle province autonome di Bolzano e Trento.“

Una operazione verità, quella dei Verdi che ha reso nota anche la posizione del CIO, espressa in molteplici comunicazioni alla Regione del Veneto: sconsigliava fin dal principio la costruzione di una nuova pista, citando la pista di Innsbruck-Igls come una delle soluzioni più ovvie in termini di cooperazione nella regione alpina centrale.

L'OSVI, gestore della pista di bob e slittino di Innsbruck, sta lavorando ad un'offerta agli organizzatori italiani delle Olimpiadi del 2026 che prevede – con un contributo di 12,5-15 milioni di euro – di poter organizzare le gare a Innsbruck Igls e poter pianificare una collaborazione anche post Olimpiadi, atta a rilanciare e sostenere gli sport Bob, Slittino e Skeleton italiano.

Sarebbe circa un decimo del costo di una nuova struttura a Cortina d'Ampezzo e ridurrebbe anche i costi delle venues olimpiche legate allo sliding center, il tutto nello spirito dell'idea dell'Euregio, una collaborazione interregionale tra Tirolo, Sudtirolo e Trentino: buona cooperazione e sostegno reciproco.

“L'esperienza di Torino, con una pista dal costo di 110 mln di euro, dovrebbe servire da monito, come ricordato anche da alcuni degli esperti organizzatori delle Olimpiadi invernali 2006: il tentativo di mantenere l'attività è fallito a causa di costi di gestione annuali di circa 1 milione di euro. Non si dovrebbe compiere lo stesso errore due volte” sottolinea von Wohlgemuth

Noi oggi, uniti, intendiamo aiutare politici e tecnici a fare la scelta che il CIO sollecita da anni alla Regione Veneto: si riusi l'esistente, creando una collaborazione con l'Austria che possa aiutare e sostenere la crescita del Bob italiano, senza però indebitare la comunità, specie quella montana tra Veneto e Trentino Alto Adige, per un'opera destinata a risucchiare risorse e fondi, senza rilanciare la montagna veneta nè Cortina.


Felix von Wohlgemuth – Co-Portavoce der Verdi Grüne Vërc
Georg Willi – Sindaco Innsbruck – (Grüne)
Aurora Floridia – Senatrice (Europa Verde)
Cristina Guarda – Consigliera regionale Veneto (Europa Verde)