CortinAteatro trasforma per una sera l’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo nel teatro d’opera più ad alta quota d’Italia: anche quest’anno, infatti, la stagione concertistica e teatrale di Cortina rinnova l’appuntamento ferragostano con la lirica e giovedì 17 agosto alle 20.45 porta in scena il celebre “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo Da Ponte, grazie anche alla consolidata sinergia con la Fondazione Silla Ghedina.
Si tratta di un nuovo allestimento e di una nuova coproduzione del Teatro Sociale di Rovigo con CortinAteatro e Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, con regia, scene e costumi di Alfredo Corno, regista di numerose opere andate in scena nei teatri più prestigiosi e iconici del mondo, dal Teatro Greco di Siracusa al New National Theatre di Tokyo.
Dopo “La Traviata”, “Il Barbiere di Siviglia” e “Elisir d’Amore”, titoli del grande repertorio lirico italiano, messi in scena per la prima volta nella Conca Ampezzana, non poteva certamente mancare Wolfgang Amadeus Mozart con il “Don Giovanni”, considerato uno dei massimi capolavori del compositore austriaco ma anche della musica e della cultura occidentale.
La recita di Cortina d’Ampezzo sarà una prima nazionale, alla quale seguiranno il 25 agosto la messa in scena al Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro (Venezia) e il 10 novembre quella al Teatro Sociale di Rovigo. La parte musicale sarà a cura dell’Orchestra Regionale Filarmonia, diretta da Massimo Raccanelli, mentre i cori spetteranno al Coro Kairos Vox diretto da Alberto Pelosin.
Sul palco un cast under 40, che raggruppa molte delle voci più brillanti e promettenti d’Italia. Don Giovanni sarà interpretato da Christian Federici, baritono goriziano vincitore nel 2018 del Concorso internazionale Toti Dal Monte e che a inizio 2023 ha debuttato a La Scala di Milano, mentre il basso molisano Rocco Cavalluzzi, considerato uno tra i più interessanti talenti emergenti, vestirà i panni di Leporello, il servitore di Don Giovanni. Elisa Verzier, soprano triestina trentenne vincitrice della prima edizione del Concorso Lirico Bellini al Teatro Massimo Bellini di Catania e della 73esima edizione di AsLiCo nel 2022 e pronta per il debutto a La Scala per l'inaugurazione di stagione 2023/24, sarà Donna Anna, mentre il soprano Valentina
Mastrangelo, 34 anni, originaria di Polla (Salerno) e già di casa nei più prestigiosi teatri italiani e non solo, sarà Donna Elvira.
Completeranno il cast il tenore spagnolo Gillen Munguia nel ruolo di Don Ottavio, il basso milanese Carlo Malinverno in quello del Commendatore, il baritono rodigino Francesco Toso in quello di Masetto e il soprano Maria Chiara Ardolino, veneziana, in quello di Zerlina.
Il “Don Giovanni” è il secondo dei tre drammi giocosi che Mozart scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte, il quale attinse a numerose fonti letterarie dell’epoca.
Ma chi è Don Giovanni? “È un anarchico – spiega il regista Alfredo Corno - che rifiuta il rispetto di ogni convenzione sociale, regola o legge (e tuttavia ama imporsi al suo servo) ma che non ha alcun ideale da perseguire. È perennemente insoddisfatto, ingrugnito, non lo si vede mai sorridere, insensibile anche all’ambiente che lo circonda. Per fargli dispetto mi sono divertito a farlo muovere, lui che disprezza ogni regola, in uno spazio in cui si moltiplica il più classico degli elementi architettonici disegnato secondo le rigorose proporzioni codificate da Vitruvio e riprese da Palladio. Pure è lui a dare vita e ragion d’essere a tutti. Quando lui sparirà anche gli altri perderanno carattere e personalità, diventeranno solo ombre”.
La trama si sviluppa attorno alla figura di Don Giovanni, nobile cavaliere con una passione sfrenata per le donne che, pur di conquistarle, ricorre a qualsiasi mezzo, compreso l’inganno e la menzogna. Nelle sue imprese coinvolge anche il servitore Leporello, ormai abituato alle follie del padrone. La povera Donna Elvira, da lui sedotta e abbandonata, spera ancora di redimerlo; Donna Anna, invece, vuole vendetta: Don Giovanni ha tentato di violentarla e le ha anche ucciso il padre. Don Giovanni intanto inizia a corteggiare la contadinella Zerlina, suscitando la gelosia di Masetto, suo promesso sposo. Si invaghisce anche della cameriera di Donna Elvira e per conquistarla mette in atto l’ennesimo inganno, scambiando gli abiti con Leporello. A causa di questa sostituzione, Masetto, Zerlina, Donna Elvira, Donna Anna e Don Ottavio (fidanzato di Donna Anna), vedendo Leporello, lo scambiano per Don Giovanni e lo vogliono uccidere; lui riesce però a fuggire. Leporello e Don Giovanni si ritrovano al cimitero, proprio vicino alla tomba del Commendatore, il padre di Donna Anna. Don Giovanni sfida la sua statua e la invita anche a cena. La statua accetta, e quella sera stessa si presenta a casa di Don Giovanni: gli chiede più volte di pentirsi, ma lui non cede. È allora che una grande voragine di fuoco si apre sotto i suoi piedi, facendolo precipitare all’Inferno.
Riguardo ai costumi, il regista spiega: “Ho scelto e disegnato costumi ispirati alla prima metà del ‘700, con la sola eccezione di quello per il Commendatore. È ideologicamente e fisicamente vecchio, paludato, conservatore e – in tutti i sensi – parruccone. In qualsiasi epoca avessi scelto ambientare la storia, lui sarebbe appartenuto al secolo precedente”.
Biglietti interi euro 35,00, ridotti under 26 euro 23,00.
In vendita all’Infopoint di Cortina d’Ampezzo, alla Cooperativa di Cortina (reparto cartoleria) e su vivaticket.it
Info: cortinateatro.it