Perché diciamo no alla chiusura del Centro Montessori Cortina d’Ampezzo
    

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Perché diciamo no alla chiusura del Centro Montessori Cortina d’Ampezzo

Lettere al giornale

24/05/2023

È con amarezza e profonda delusione che apprendiamo le notizie che arrivano riguardo a quanto sembra prospettarsi sul futuro del Centro Infanzia Montessori di Cortina d’Ampezzo deciso dal Comune.
 
Il Centro, di riconosciuta valenza internazionale, offre ai bambini un’eccellente educazione Montessori in una cornice stupenda e unica come quella di Cortina. Nato nel 1997 come un asilo nel bosco, grazie ad un gruppo di genitori coraggiosi e visionari, negli anni è cresciuto restando sempre sensibile e particolarmente legato all’ambiente naturale che lo circonda. Un Centro Infanzia che non sarebbe nato se non avesse ricevuto l’aiuto economico iniziale da Irmgard Ullrich, amica intelligente ed affettuosa che è stata di grande sostegno, oltre che economico, anche morale. Si è sviluppato fino a diventare un Centro Montessori internazionale, con scuola elementare paritaria interamente bilingue italiano-inglese, una Scuola Materna e Asilo Nido. Si tratta dell’unico asilo nido presente nel Comune di Cortina, offrendo pertanto un importantissimo servizio per la comunità.
 
Da più di 25 anni, il Centro accoglie bambini da 1 a 11 anni di età: negli anni oltre 550 bambini hanno frequentato il Centro Montessori testimoniando la validità e solidità del metodo. Si tratta di un esempio virtuoso di sussidiarietà da parte della società civile che, nell’assenza di un Nido Comunale, si è autorganizzata fornendone uno di qualità all’amministrazione locale. 
 
Il Centro offre un servizio educativo attualissimo, preziosa alternativa pedagogica. Infatti Nido, Scuola Materna e Scuola Elementare sono stati sostenuti e apprezzati da formatori e pedagogisti dello spessore di Grazia Honegger Fresco, Mariangela Gianni, Claus Dieter Kaul, Raniero Regni, Luana Gigliarelli, Paola Collina, Giancarlo Onger, Rosa Dipierro,  Verena Maria Welser, Mario Valle; vari scrittori tra cui Rebeca Wild, Maria Rita Parsi, Elena Balsamo; da dirigenti scolastici di varie parti d’Italia; intellettuali, ma anche da artisti come Arno Stern, Vico Calabrò, Paolo Barozzi, Renato Balsamo, Marco Paolini, Mauro Corona, e persino da neuroscienziati di rilevanza come Leonardo Fogassi e Irenaus Eibl-Eibesfeldt, grandissimo etologo allievo di Konrad Lorenz.
 
Il Centro Infanzia ha ottenuto premi a livello nazionale, plauso da persone come Wangari Maathai, Premio Nobel per la pace 2004, e visite da dirigenti scolastici persino da Hong Kong, dall’Oklahoma, dalla Svizzera, Austria, Germania, Spagna.
 
Il Centro è sempre stato affiancato sin dai primi giorni dalla Cooperativa di Cortina, dapprima nella persona di Mario Manaigo che ha visto con lungimiranza il valore del progetto, e in seguito anche da Renzo Stefani e poi da Emanuela De Zanna.
 
Hanno contribuito genitori, nonni, amici, simpatizzanti, artigiani di Cortina, ed enti importanti per la nostra comunità come Cortinabanca, la Fondazione Cariverona, le Regole d’Ampezzo, il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, l’Associazione Astronomica, l’U.L.D.A,  il Soroptimist Cortina, il Federbim.
 
Negli anni il Centro ha sostenuto importanti lavori di arredamento interno, adeguamento dei giardini e di ristrutturazione dell’edificio per renderlo agibile come da disposizioni di legge impegnando cifre considerevoli sostenute in gran parte dall’Associazione e avvalendosi inoltre di un contributo ricevuto grazie all’interessamento del Senatore Walter De Rigo che ha creduto e appoggiato il progetto.

Il Centro Montessori è un gioiello e un vantaggio per la Comunità sotto ogni punto di vista: culturale (organizza diverse attività aperte a tutti), sociale (è un punto di aggregazione per iniziative di valore e crescita genitoriale), demografico (ha attirato  ed attira famiglie a vivere a Cortina  anche dall’estero), didattico (offre una proposta educativa attualissima e la possibilità di una scelta pedagogica), di pari opportunità (permette alle mamme di lavorare in serenità), ed anche economico (il centro è sempre stato gestito da genitori volontari, quanto costerebbe, e sarebbe costato, alla comunità un centro di questo genere senza il contributo di coloro che se ne sono da sempre occupati?).
 
Con la chiusura del Centro Montessori, la Giunta che governa in questo momento Cortina sta per dare un colpo mortale alla ricchezza di offerta educativa per l’infanzia spegnendo di fatto una realtà di enorme valore. Ciò comporta la perdita di un importante servizio per la Comunità e può influire sensibilmente sulla natalità, togliendo l’unico Asilo Nido, il servizio per la prima infanzia che permette alle famiglie di affrontare con due stipendi tutte le spese che l’arrivo di un figlio comporta. L’assenza di un Nido molto spesso significa per le mamme dover rinunciare al proprio lavoro; questo è infatti uno dei servizi fondamentali per le giovani coppie che potrebbero essere disincentivate ad avere figli, incrementando ulteriormente il calo di natalità a Cortina, in costante e preoccupante discesa negli ultimi anni.
 
Sì, ci sono delle vertenze aperte, c’è un contenzioso giudiziario, la situazione è ingarbugliata, ci sono delle incongruenze burocratiche, ma siamo più che convinte, siamo anzi certe, che un accordo, una strada giusta e legale si trova se veramente la si vuole cercare. Ma ci sembra che manchi assolutamente la volontà, e che tristemente l’autotutela degli amministratori prevalga sul bene comune.
 
Nella completa miopia infatti non si riesce a vedere che il danno, vero e certo, è quello sociale, e che è di proporzioni enormi! Una recente indagine ministeriale ha evidenziato e confermato ancora una volta come lo spopolamento della montagna sia strettamente collegato alla mancanza di politiche sociali di sostegno alle famiglie ed alle nascite, da individuare soprattutto nella mancanza di servizi per l’infanzia e di nidi per bambini di 0-2 anni.
 
Perché spegnere, con leggerezza, una realtà costruita giorno dopo giorno con amore da genitori locali appassionati, che hanno raccolto il testimone dai fondatori di Natural…mente Massimo e Patrizia Tua? Perché spegnere una realtà apprezzata da molte famiglie e un servizio essenziale che il Comune non fornisce? Perché anziché sostenerlo, e magari anche ringraziare chi si accolla la fatica e l’impegno di portarlo avanti, lo si vuole chiudere? Ci sono Comuni che agevolerebbero in ogni modo possibile una associazione di volontariato che si prende l’onere di gestire un Centro Infanzia da più di 25 anni.
 
Inoltre il Centro soddisfa tutti i requisiti, è provvisto di tutte le autorizzazioni, con costi da sempre veramente accessibili. Persino il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) chiede e incentiva l’apertura e il potenziamento di Asili Nido, e non la chiusura!
 
A Cortina purtroppo sembra essere più facile la perdita di servizi di questa importanza piuttosto che impegnarsi per trovare una soluzione.
 
Distruggere è facile e veloce, costruire (e ricostruire) è faticoso e laborioso. Questa perdita perciò sarebbe un danno enorme per i cittadini di Cortina: riottenere in breve un Centro Infanzia riconosciuto ed autorizzato sarà difficile, richiederebbe tempi lunghissimi e intanto la comunità di Cortina muore, come tristemente evidenziato dai nostri concittadini Raffaello e Stefano Lorenzi.
 
È stato promesso di “portare per mano” il Centro alla salvezza, come un buon genitore fa con una creatura e lo si sta invece, con quella stessa mano, portando alla morte ostacolando molte possibili nascite che sarebbero sicuramente favorite, sostenute ed incoraggiate dall’esistenza di un sevizio di qualità per la prima infanzia.
 
Chiediamo che siano mantenute le parole date perché non rimangano solo vuote promesse, chiediamo un po’ di coraggio per delle decisioni a favore della vita e del futuro delle famiglie del territorio, chiediamo di dimostrare di non aver intascato voti millantando la conoscenza della situazione tanto da poterla risolvere, chiediamo di non tradire l’elettorato, chiediamo che la politica a Cortina sappia fare il suo mestiere, sappia decidere in favore della comunità che è chiamata a proteggere, sappia stare dalla parte dei suoi cittadini, sappia dare un futuro alla comunità d’Ampezzo.
 
Chiediamo rispetto nei confronti dei molti genitori volenterosi che hanno costruito e mantenuto il Centro per 25 anni e soprattutto per non perdere un gioiello così prezioso per la Comunità, un fiore all’occhiello per Cortina, per la Regione Veneto e per l’Italia stessa.
 
Tante quindi le ragioni per far vivere questa realtà e nessuna ragione per distruggerla. Riteniamo fermamente che il Centro Montessori Cortina vada salvato a tutti i costi! Cancellare una scuola significa cancellare un futuro.
 
Ci rivolgiamo quindi all’Amministrazione tutta, politici e dirigenti, affinché con buona volontà venga rivista l’intera vicenda partendo innanzitutto dalla valutazione primaria di quello che è il vero bene per Cortina con la certezza che la responsabilità di quanto verrà attuato è tutta Vostra.
 
 
Laura Boaretto, fondatrice ed ex-direttivo 
Fabrizia Maioni, fondatrice ed ex-direttivo 
Amina Malagò, ex-direttivo 
Enrica Nannini, ex-direttivo