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CORTINA C’È E SI È FATTA SENTIRE

Associazione Comitato Civico Cortina

19/03/2023

400 persone sono scese sabato 18 marzo in piazza Dibona a Cortina d’Ampezzo e hanno testimoniato che la popolazione di Cortina d’Ampezzo è presente e ci tiene al proprio paese. La manifestazione era coordinata dal Comitato Civico Cortina, aveva come slogan  “Facciamoci sentire. Riprendiamoci Cortina”.  

«La grande affluenza questa sera è il segnale che Cortina c’è. Non siamo solo sudditi sottomessi al feudatario o contorno folkloristico invitati alle cerimonie per fare colore; siamo cittadini che vogliono difendere quello che resta della nostra vita sociale, del nostro territorio, della nostra cultura locale» ha commentato soddisfatta la presidente del Comitato Civico Cortina Marina Menardi dal palco della Conchiglia.

OLIMPIADI UN BOOMERANG: «Cortina ora ce la stiamo giocando davvero tanto, sia sotto il profilo sociale, sia sotto quello paesaggistico e ambientale. Stiamo vivendo un momento storico molto critico: le Olimpiadi si stanno rivelando un boomerang, perché non sono gestite a livello locale, ma da un gruppo di persone di fuori, da Roma, da Venezia, che nulla, ma proprio nulla hanno a che vedere con noi». 

NESSUN COINVOLGIMENTO, NESSUNA TRASPARENZA: è questo il punto focale che preoccupa di più, secondo Menardi. «I cittadini sono tenuti completamente all’oscuro delle manovre che si stanno facendo sopra le nostre teste e sul nostro amato paese. La mancanza di trasparenza e di coinvolgimento con la comunità locale sul grande evento è allarmante. È chiaro ormai che le decisioni vengono fatte altrove, con il benestare dell’amministrazione comunale, che dovrebbe difenderci e tutelarci, e invece non lo sta facendo. Il villaggio olimpico a Campo è la goccia che sta facendo traboccare il vaso. Stessa cosa vale per la pista da bob, la variante ANAS: qualcuno ha visto il progetto definitivo?»

PERDITA DEI SERVIZI: Dall’altra parte, c’è la continua perdita di servizi per gli abitanti, che il Comitato civico elenca, rimarcando che «le Amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 10/15 anni non hanno saputo mantenere con una programmazione seria, delegando tutto ai grandi eventi – Mondiali prima, Olimpiadi ora». Ed ecco che si elenca l’ ospedale Codivilla, con i lavori fermi da più di un anno, la piscina chiusa da 11 anni, il cinema Eden chiuso da tre, la ciclabile non curata e ancora incompleta, la chiusura del convitto, il Centro Montessori a rischio chiusura, la manutenzione degli edifici pubblici carente, così come la rete fognaria, il tennis senza assegnazione, le piste da fondo con il collegamento con Dobbiaco interrotto, la volontà di andare avanti con il progetto della stazione degli autobus e delle corriere per farci dei condomini a favore di un privato e un centro commerciale nonostante ci sia un ricorso al TAR finanziato dai cittadini.

«Il sindaco manda una nota stampa in anticipo sulla manifestazione invece di venire qui a spiegare» ha aggiunto Menardi. «Aveva puntato la campagna elettorale sul coinvolgimento della cittadinanza, per una partecipazione attiva nei grandi progetti, e invece tiene tutto rigorosamente nascosto. Ha perfino annunciato che organizzerà una serie di incontri quando i progetti saranno approvati definitivamente. Ci sta prendendo in giro e noi come cittadini ci sentiamo umiliati».

«Nella nota Lorenzi spesso dà la colpa alla precedente amministrazione, ma ci chiediamo: che cosa c’è di diverso da prima? Non notiamo nessuna rottura con l’amministrazione Ghedina, anzi, si stanno portando avanti i progetti già avviati in precedenza. Se il sindaco precedente non è stato riconfermato ci sarà una ragione, c’è qualcosa che non torna» è la conclusine.