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Frase esatta:
Non passa lo straniero! Cantavano i soldati italiani durante la Prima Guerra Mondiale, mentre combattevano per difendere la patria dall’invasione dell’esercito austriaco. Oggi invece, la strada per lo straniero è spianata: egli può entrare in patria (Cortina) senza incontrare ostacoli, non c’è nemmeno bisogno di trattare. Chi dovrebbe difenderci è assente, o, peggio ancora, dalla parte dello straniero, contro i suoi stessi concittadini.
Con ogni probabilità un cervo butta giù una parte della recinzione della pista da bob, e un nostro amministratore inveisce contro ignoti: «Se pensano di fermare il cantiere si sbagliano di grosso: andrà avanti fino alla fine. Stiamo valutando di posizionare le telecamere e di fare denuncia». Con chi ce l’ha? Con i poveri cervi? Oltre alle telecamere, allora, consigliamo di mettere anche delle tagliole contro gli atti vandalici delle bestie.
Non bastasse la pista da bob, lo straniero si è inventato di fare il villaggio olimpico sulla Piana di Campo, suscitando l’ira degli abitanti. «Rinunciare al villaggio olimpico di Campo? Anche no. E perché mai?» ribatte lo stesso amministratore. Perché gli abitanti di Campo non lo vogliono, perché si rovina un ambiente naturale unico e irripetibile, perché Campo diventerà invivibile, perché i villaggi olimpici sono zone chiuse e si fanno al di fuori dei centri abitati, perché vi sono altre possibilità.
Siamo stufi di essere succubi di volontà esterne al nostro paese: è ora di farsi sentire, e pretendere ciò che ci è dovuto, ossia i servizi che stiamo perdendo uno ad uno. Appuntamento il 18 marzo, alle ore 18, in piazza Dibona. Facciamo sentire!
(Pubblicato sul giornale n. 87 / 10 marzo 2023)
