Variante di Cortina: lettera aperta ai Regolieri e ai cittadini di Cortina
    

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Variante di Cortina: lettera aperta ai Regolieri e ai cittadini di Cortina

Lettere al giornale

01/03/2023

La recente assemblea straordinaria delle Regole d’Ampezzo ha permesso ai regolieri, quasi 500 gli intervenuti a vario titolo, di conoscere sommariamente il progetto della variante di Cortina predisposto dall’ANAS. Nel corso dell’assemblea ho espresso in maniera succinta la mia contrarietà al progetto, ma ora, con maggior pacatezza, vorrei spiegarne i motivi.

Penso tutti avrete appreso degli allarmi del Segretario Generale dell’ONU, Gutierrez, che ha affermato più volte che siamo in una situazione di grave crisi a causa del “cambiamento climatico”, ragion per cui è assolutamente necessario ridurre le emissioni climalteranti del 58% entro il 2030 ed azzerarle entro il 2050. Come giustamente afferma Alex Zanotelli, “i dati sul disastro ecologico mondiale fanno tremare. Siamo sull’orlo del baratro”.

Non vi sono alternative, salvo assistere al collasso della nostra civiltà, cosa che nessuno vorrebbe accadesse né esserne complice. Dunque l’impegno economico per nuove strade, con impiego di ingenti risorse energetiche ed enormi capitali, non ha ragione d'essere ed al contrario si dovrebbero seguire percorsi ben diversi, e quindi gli investimenti dovrebbero essere dirottati verso progetti di altra natura.

Capisco la difficoltà di molti a comprendere queste motivazioni che implicano da un lato un riesame delle proprie conoscenze ed aspirazioni e da un altro un mutamento sostanziale e irreversibile del proprio stile di vita. Psicologicamente ben pochi sono preparati, e quando sarà evidente che stiamo “andando a sbattere”, e risulteremo grandemente impreparati, sarà forse ormai troppo tardi. Il problema del traffico che affligge la nostra valle esige lo studio di soluzioni alternative e meno impattanti. Si è scelta invece la soluzione più costosa e meno praticabile.

Nel quadro della riduzione del trasporto merci, non appena sarà attivato il tunnel di base del Brennero (2032), una gran parte del traffico sarà convogliato su rotaia, e da Innsbruck raggiungerà direttamente Verona ed il Quadrante Europa. Tutto il sistema delle varianti lungo l'asse di Alemagna va valutato in quest'ottica, è importante che esse non vengano a costituire nel loro insieme una comoda scappatoia stradale alternativa a quella ferroviaria.

Le scarse risorse energetiche e di materie prime non privilegiano certo la nazione italiana, ed il turismo, unica risorsa di cui dispone Cortina, sarebbe non poco ostacolato con la trasformazione di parte del territorio in cantieri decennali e discariche di inerti. Gran parte del materiale di scavo del megatunnel, che ammonta ad almeno 1.800.000 metri cubi, secondo le ipotesi progettuali, dovrebbe trovare posto sui terreni regolieri. Capisco che il beneficio economico sia ingente per le Regole, ma penso sia preferibile seguire un approccio diverso: salvare l’ambiente e al diavolo il “borsellino”.

A Fiames in aeroporto verrebbe realizzata, con il materiale di scavo, una montagna alta 15 metri e lunga 600 metri, ma non c'era il problema del rischio  idrogeologico per il villaggio olimpico. A Chiave verrebbe depositato, nell’avvallamento a fianco della piazzola per l’elicottero, una quantità di macerie tale da livellare il terreno, oggi attraversato da un modesto corso d’acqua che ha consentito la crescita vigorosa di specie vegetali particolarmente interessanti. E tutto ciò viene chiamato “riqualificazione ambientale”, io lo chiamo “scempio ambientale”.

Certamente sembra condivisibile l’idea di eliminare il traffico di passaggio per il centro di Cortina, 
ma bisogna tenere presente che questo è solo un terzo del traffico complessivo che affligge il paese. Il traffico cosiddetto interno o circolare non avrebbe alcun beneficio dalla variante.

Ricordo che per molto meno, una striscia di terreno regoliero al Belvedere di Pocol, si era avuto un dibattito acceso, mentre oggi, per una questione infinitamente più importante, sarebbe opportuno poter esprimere parere solo dopo una analisi approfondita e quindi non superficiale del progetto. Ne va del futuro del nostro paese, e a me pare che “poteri esterni” ne abbiano preso in mano le sorti e ne facciano mero oggetto di speculazione.


Cortina 24 febbraio 2023   

Silverio Lacedelli da Meleres