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ĞI grandi progetti vanno condivisi con i cittadini prima che siano definitiviğ

Redazione

17/01/2023

Giorni fa ho appreso che l’Amministrazione Comunale organizzerà una serie di incontri per presentare i vari progetti che insistono su Cortina d’Ampezzo  ma, afferma il Sindaco: “solo nel momento in cui i progetti ci verranno presentati in via e forma definitiva”.

E’ dunque questa la trasparenza tanto decantata in campagna elettorale? Mettere i cittadini davanti al fatto compiuto? Quando  i progetti sono già definiti ed il margine di manovra e dialogo è praticamente nullo?

Eh no Signor Sindaco, il processo democratico di coinvolgimento della cittadinanza sui grandi progetti inizia molto prima, inizia con la condivisione dell’idea stessa di ciò che si vuole realizzare e non con una semplice comunicazione a cose già decise.

Prendiamo ad esempio la grande tangenziale ANAS: è mai possibile che un’opera di tale impatto debba essere presentata nel corso di un’assemblea straordinaria delle Regole d’Ampezzo ad un gruppo di cittadini  “privilegiati” e non sia invece l’Amministrazione Comunale ad informare tutta la cittadinanza? A Cortina esistono forse cittadini  di serie A e cittadini di serie B? E pensare che il Presidente delle Regole siede tra i banchi della maggioranza in questo suo doppio ruolo...cosa si saranno detti con il Sindaco? Vai avanti tu che vediamo come va? 

E vogliamo ancora parlare di trasparenza quando si nega il diritto di prendere visione dei progetti agli stessi consiglieri di minoranza che, non va dimenticato, rappresentano il 63% degli elettori? Mi riferisco al progetto del parcheggio e impianto di risalita denominato ex Polveriera – Socrepes, impianto che andrebbe ad attraversare ben due villaggi storici di Cortina come Mortisa e Col.  Anche in questo caso ci è stato risposto che potremo vedere il progetto solo quando l’iter  sarà concluso.

Nessuno è così ingenuo da aspettarsi che si mantengano tutte le promesse fatte in campagna elettorale ma un voltafaccia così repentino, a soli sei mesi dall’insediamento non è accettabile. Un esempio su tutti? Il caso Montessori , dove si è passati dal promettere di far di tutto per risolvere la questione ad incaricare ben due avvocati: uno per  resistere in giudizio contro la scuola e l’altro per ottenere lo sgombero dei locali.

Il mandato elettorale non è un assegno in bianco che il cittadino firma per permettere agli amministratori di gestire il paese senza condividere le decisioni importanti  e, di contro,  eleggere un rappresentante non significa per il cittadino delegare e non interessarsi più del proprio paese:  in un momento storico così delicato e controverso, la trasparenza e il confronto   sono alla base di una gestione democratica e, se  mancano, dobbiamo pretenderle a gran voce.

Noi di CORTINA BENE COMUNE  facciamo la nostra parte.


Roberta de Zanna
CORTINA BENE COMUNE