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Piste da fondo a Fiames: l'assessore allo Sport Da Rin spiega la ritardata e mancata apertura

Anna Illing

15/01/2023

Questo inverno le piste da fondo dell’area di Fiames sono state aperte al pubblico solo il 28 dicembre. Veniva spiegato su un comunicato appeso all’ingresso delle piste che si trattava di un lavoro pendente da tempo relativo a una pratica per il riconoscimento delle piste e alle autorizzazioni necessarie per il perfezionamento dell’iter. Cosa sia esattamente successo lo ha spiegato l’assessore allo sport e alle infrastrutture Giorgio Da Rin che nella conversazione ha elencato cronologicamente i principali avvenimenti. 

Di seguito un riassunto delle date più rilevanti. 

Per risalire alle origini della apertura ritardata della pista da fondo di Flames bisogna fare un passo indietro fino al 2017. A settembre di quell’anno la società Se.Am presentò la richiesta per la pratica per apertura al pubblico, che era già state presenta, ma poi successivamente bocciata nel 2008. 

Una volta arrivata in mano alla provincia di Belluno, emerse che vi era la necessità di chiarire ulteriormente la questione dello spazio all’interno delle gallerie che si trovano lungo il percorso della ex-ferrovia. Venne quindi richiesto di includere nella pratica i documenti al riguardo. Per questo la conferenza dei servizi fu rimandata e i lavori sospesi in attesa di ulteriori documenti. 

Tra il 2018 e 2021 questi documenti non vennero redatti e degli aspetti tecnici erano rimasti irrisolti. Così venne chiesta una proroga e venne nuovamente rimandata la riunione della conferenza dei servizi. 

Nel 2022, con l’insediamento della nuova amministrazione comunale, si prese la decisione di lavorare per rimettere in ordine la pratica dall’inizio, evitando in questo modo di presentare delle incongruenze. Questo si iniziò a fare partendo dalla richiesta della Se.Am di archiviare la pratica in essere nata nel 2017. 

Nei mesi successivi vennero elaborati e consegnati nuovi rapporti, per esempio uno sulla manutenzione dei ponti da parte delle Regole, che insieme formarono una parziale nuova pratica. Si è potuto a questo punto fissare una data per la riunione della conferenza dei servizi, il 20 gennaio 2023. 

L’assessore si aspetta che questo confronto sarà «decisorio e risolutorio. Si spera che il fondo possa avere la sua dignità, come merita, in maniera garantita anche in prospettiva futura senza vivere su deroghe e deroghe». Se così sarà, «visto che l’80% delle piste non ha bisogno di lavori lunghi, saranno pronte per il prossimo inverno. Per la restante parte bisogna aspettare il confronto con i tecnici durante la conferenza dei servizi. 

Infine, ci tiene a sottolineare ancora una volta la responsabilità della amministrazione comunale precedente: «La pratica non era stata seguita puntualmente, ma ora il dossier è preciso e completo. Per troppo tempo è stata messa la polvere sotto il tappeto, e noi ci siamo attivati il prima possibile, ma ci siamo trovati sul tavolo una situazione complessa da risolvere».

I FATTI PRECEDENTI

Il 13 dicembre all’ingresso della pista da fondo in Località Fiames è stato affisso un comunicato, firmato dalla presidente Se.Am. Elisabeth Scrocco, con il quale si avvisava che “l’attività sportiva perso le piste di Fiames non può essere avviata”. Questa chiusura deriva dal fatto che sarebbe stata lasciata in sospeso dalle amministrazioni precedenti “la pratica relativa al riconoscimento delle piste da sci”. Per questo, l’amministrazione odierna starebbe ora lavorando con la provincia di Belluno per ottenere “le debite autorizzazioni (…) al fine di poter considerare il perfezionamento dell’iter, avviato ormai da tempo”.

Martedì 27 dicembre la Se.Am. ha invitato la scuola di sci, il noleggio e i gestori delle piste per informare che dal giorno successivo si poteva cominciare ad aprire una parte delle piste. Questa è stata una decisione presa in provincia nei giorni precedenti. Nonostante il poco preavviso, da mercoledì 28 residenti e turisti possono andare a praticare lo sci di fondo a Fiames, anche perché si era preventivamente trasportata in zona la neve artificiale. 

La scelta è, però, molto limitata. Infatti, il gestore delle piste da fondo per conto di Se.Am. Mauro Valleferro informa che da mercoledì 28 sono stati aperti gli anelli da 1 e 2 km, il tratto di pista che va verso l’aeroporto e Pian de Ra Spines, per un totale di circa 10 km di pista. Il grande elemento che rimane fuori dalla lista è la ex-ferrovia, dove a febbraio si disputa la molto partecipata e seguita gara di sci di fondo “Dobbiaco-Cortina”.

La situazione di stallo tra il 13 e il 28 dicembre ha destato parecchi malumori tra gli appassionati degli sci stretti, portando alcuni a richiedere il rimborso dello skipass stagionale.

Spiega Valleferro che «la provincia sta cercando di rimettere a posto Cortina: per quel che riguarda la ferrovia c’è il grande problema delle frane, mentre per le piste da fondo bisogna tagliare degli alberi per sistemare ed allargare le piste. Bisogna iniziare subito, fare richieste, progettare e iniziare i lavori in primavera, cosicché in una stagione estiva i lavori possano essere completati». Questi lavori, che ambientalmente parlando implicano solo poco disboscamento, sono essenziali per mettere le piste a norma: «Tranne la pista di passo Tre Croci, tutte le piste sono strade forestali che vengono adattate al fondo su cui bisogna intervenire».

Come si poteva leggere però sul comunicato della presidente Se.Am. Elisabeth Scrocco a Fiames, questo è un tema per che è sul tavolo da anni. Secondo Valleferro le pratiche non erano mai state completamente integrate, e racconta che il progettista ha dovuto più volte integrare documenti mancanti.

La determinazione n. 1834 dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Cortina del 27 dicembre, stabilisce l’ammontare dell’impegno di spesa a favore della Se.Am. “per prestazioni professionali per attività integrative relative alle piste da fondo Tre Croci e Fiames”: 53.597,54 euro. La speranza è che questo finanziamento e la conferenza dei servizi che è fissata per gennaio possano per lo meno aiutare a sbloccare la situazione.
 

(Pubblicato sul giornale n. 80 del 30 dicembre 2022)