Presentato a Cortina il libro di Luigi Casanova “Olimpiadi 2026: ombre sulla neve”
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Presentato a Cortina il libro di Luigi Casanova “Olimpiadi 2026: ombre sulla neve”

Marina Menardi

14/01/2023

Le “ombre sulla neve” sono tante, ma queste tre sono le principali: Mancanza di trasparenza, costi, mancanza di condivisione con la poolazione. Luigi Casanova ha presentato venerdì sera, a Ra Ciasa de ra Regoles, il suo libro  “Olimpiadi 2026: ombre sulla neve”: un libro che parla delle Olimpiadi, viste dalla parte del territorio alpino e delle comunità che lo vivono, che, grazie a un profondo lavoro di ricerca e raccolta delle informazioni ad oggi a disposizione, mette in luce gli effetti che un «grande evento può avere su territori fragili come il nostro per affari e interessi che vengono decisi altrove, senza curarsi dei bisogni reali del territorio e di chi lo abita». L’incontro è stato organizzato dal Comitato Civico Cortina in collaborazione con il negozio Patagonia di Cortina. 

Persona molto conosciuta all’interno del mondo ambientalista, presidente onorario di Mountain Wilderness Italia, è stato vicepresidente di Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi), ancora oggi è membro del Consiglio direttivo di Italia Nostra del Trentino. Ex custode forestale in pensione, continua la sua attività in difesa della montagna, scrivendo su giornali e riviste trentine e nazionali; ha scritto per Altroeconomia  “Avere cura della montagna” e "Olimpiadi 2026: ombre sulla neve". 

«L’Italia ha preso le Olimpiadi per un caso fortuito. Mentre altrove si facevano i referendum e la popolazione si dichiarava contraria, la Turchia non aveva i requisiti, sono rimaste Svezia e Italia. La Svezia aveva il governo a favore ma il consiglio comunale contro, quindi le Olimpiadi sono state assegnata all’Italia» ha spiegato. «Il dossier di allora è stato stravolto: dovevano essere Olimpiadi a costo zero, e invece non è così. Ad oggi il costo si aggira sui 4 miliardi e 200 milioni. Inoltre, non c’è stata la condivisione annunciata. Nel dossier c’era scritto che c’è l’obbligo della Vas (Valutazione Ambientale Strategica), ma con il commissariamento è stato tutto cancellato. Ci hanno imposto opere che nulla hanno a che fare con i Giochi, e che creeranno grandi problemi a chi le ospita». 

Non poteva mancare a Cortina l’esempio della pista da bob, dal costo di oltre 100 milioni di euro. «Qui a Cortina è l’opera più controversa. Saremo in grado di gestirla dopo i Giochi? Qui in Veneto ci hanno raccontato tante bugie, da Zaia ai sindaci. Il Tirolo ha dato la sua disponibilità a ospitare le gare di bob a Innsbruck con un contributo per la sistemazione della pista, e fare a Cortina le premiazioni. Se l’opera è troppo impattante e costosa, siamo ancora in tempo. La politica intelligente è quella che cambia posizione». 

Incalzato dal conduttore della serata Edoardo Pompanin sulla scarsa incisività delle associazioni ambientaliste, Casanova ha ammesso: «Come ambientalisti siamo stati deboli. Ora però ci sono i primi segnali: CIPRA ad esempio è uscita dal tavolo di Fondazione Milano Cortina 2026: è un passo significativo». 


Nella foto: Edoardo Pompanin (a sx) Comitao CIvico Cortina, con Luigi Casanova