Demolizione della storica pista da bob di Cortina d’Ampezzo: deciderà il TAR
    

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Demolizione della storica pista da bob di Cortina d’Ampezzo: deciderà il TAR

Redazione

11/01/2023

«Giovedì 12 gennaio 2023, si terrà presso il TAR del Veneto la prima udienza del ricorso presentato da Italia Nostra, con il sostegno di varie associazioni, con lo scopo di salvaguardare nella sua integrità la storica Pista olimpica da Bob “Eugenio Monti” già dichiarata di interesse culturale particolarmente importante ai sensi del Codice dei Beni Culturali.

Insieme al Trampolino “Italia” di Zuel e allo Stadio olimpico del Ghiaccio – entrati anche nella storia del cinema per aver ospitato la saga dell’agente segreto “007” - potrebbe costituire un sistema di eco musei che va ad integrarsi perfettamente con l’impareggiabile scenario naturale delle Dolomiti: storia dello sport, architettura contemporanea e paesaggio alpino in un unico contesto di visita e di fruizione turistica.

Nell’udienza del 12 gennaio (udienza cautelare) il TAR deciderà se sospendere o meno la delibera della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Veneto che ha autorizzato il 14 settembre 2022 la demolizione della storica Pista olimpica di Bob “Eugenio Monti”.

Questo provvedimento, oltre a distruggere un monumento storico-identitario dei Giochi olimpici del 1956 e della stessa città di Cortina d’Ampezzo, rappresenta la prima fase del progetto per la costruzione del nuovo impianto di bob fortemente voluto dalla Regione Veneto, dal CONI e dal Comune di Cortina e che costerà allo Stato e a tutti gli italiani 102 milioni di euro (stima attuale). Un progetto spropositatamente costoso per uno sport che conta un esiguo numero di praticanti in Italia e che dopo i Giochi Olimpici del 2026 comporterà una spesa di gestione, per lo più in deficit, di circa 1 milione 300 mila euro all’anno, tutto a spese dei contribuenti.

Con una petizione su piattaforma change.org sono state già raccolte 4693 firme di cittadini contrari a questa opera insostenibile sul piano economico, sociale e ambientale. Anche il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha affermato che la costruzione di uno sliding center a Cortina non è essenziale per le Olimpiadi e che “non si dovrebbero creare nuove strutture senza un piano ben identificato per futuri usi con le dovute considerazioni sull'effetto ambientale”.

A più riprese il CIO ha proposto di spostare le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton nella pista olimpica di Igls-Innsbruck, a 168 km da Cortina. Questa sarebbe una scelta in linea con quanto dichiarato nella Agenda Olimpica 2020 che prevede “Giochi completamente sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale" raccomandando l'uso di strutture esistenti anche al di fuori della città ospitante.

Riteniamo quindi un grave errore insistere nel voler demolire la storica pista “Eugenio Monti”, bene culturale a tutti gli effetti, per realizzare un’opera che produrrà ingenti danni all’ecosistema (rischio tangibile di inquinamento della sorgente naturale del laghetto Bandion, taglio di più di 2 ettari di piante centenarie di alto fusto, interruzioni dei corridoi ecologici, effetti negativi sulla qualità delle acque del torrente Boite prelevate per il raffreddamento dell’impianto di refrigerazione), oltre che consistenti modifiche morfologiche del terreno e del paesaggio non solo per realizzare il tracciato (un freezer di 1743 metri) ma anche per dare spazio a tutte le infrastrutture connesse (strade di servizio, accessi pedonali e carrai, nuovi edifici pari a 18.000 mc); per non parlare degli scavi in trincea, dei terrapieni e della copertura prevista, di cui ancora non si conosce la tipologia.

Siamo convinti che gli impianti sportivi storici di Cortina d’Ampezzo vadano protetti e valorizzati per conservare e tramandare la memoria “olimpica” della città e come ulteriore fattore di attrazione internazionale.

A sostegno della nostra azione legale abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma GoFundme al link https://gofund.me/a5349476. Chiunque può dare il suo contributo, se pur piccolo, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e memoriale di Cortina d’Ampezzo».

Belluno, 11 gennaio 2023

Giovanna Ceiner, presidente
Italia Nostra Sez. di Belluno