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Il comune nega l'accesso al progetto della nuova cabinovia ai consiglieri comunali

Redazione

03/01/2023

«Alla questione relativa al progetto della nuova cabinovia con partenza dal centro ed arrivo a Socrepes, con annesso parcheggio da 770 nei pressi dell'ex polveriera da costruire con la formula del Project financing, si aggiunge un nuovo capitolo.
 
Il giorno 30 novembre l’assessore allo Sport Giorgio Da Rin e il sindaco Gianluca Lorenzi, in risposta all’interrogazione dei consiglieri di minoranza sullo stato dell’arte del suddetto progetto, avevano dichiarato in Consiglio comunale che il progetto era stato depositato in Comune il giorno prima, e avevano promesso che al più presto l'avrebbero inviato anche a noi consiglieri di minoranza.
 
La risposta tardava ad arrivare e finalmente abbiamo capito il perché: i soggetti proponenti, la Pool Engineering S.r.l. e la No Problem Parking S.p.A, con una lettera datata 1 dicembre 2022 hanno diffidato il Sindaco, gli assessori Ghezze e Da Rin, e il dirigente Settore Tecnico del Comune di Cortina d’Ampezzo Carlo Breda dal dare il progetto ai consiglierei di minoranza, «trattandosi di proposta presentata alla Società Milano Cortina 2026, che, come precisato dall’Amministrazione al Consiglio, provvederà ad una trasmissione ufficiale di essa al Comune di Cortina solo dopo l’esito dell’istruttoria in corso». «Riteniamo che l’accesso ai consiglieri possa e debba essere differito al momento in cui, su richiesta della Società Milano Cortina 2026, l’Amministrazione comunale sia chiamata a pronunciarsi. Sino a quel momento – si legge nella lettera delle due società private - non risultano sussistere prerogative dei consiglieri comunali strumentali all’esercizio di loro funzioni, che giustifichino l’accesso alla Proposta».

A questo punto i casi sono due: o si è sbagliato l'Assessore Da Rin nel dichiarare che il progetto è al protocollo del Comune, nel qual caso è pieno diritto dei consiglieri prenderne visione, o si sbagliano i proponenti nel dichiarare che l'istruttoria è ancora in corso; ma allora, perché diffidare? A quanto pare per l’attuale amministrazione comunale, a parole tanto vicina ai cittadini, vale di più la diffida di due società private del diritto del consigliere comunale di avere accesso agli atti.

E non solo questo. Soprattutto mette in luce come non si stia cercando di condividere tutte le opere che dovrebbero essere fatte sul territorio del Comune di Cortina nascondendosi sotto il cappello della società Simico, tanto più che stiamo parlando di opere di notevole impatto, pensiamo anche al Villaggio Olimpico nella zona di Campo.

Ancora più fa rattristare che la nuova amministrazione comunale, che si è dichiarata dalla parte dei cittadini, della trasparenza e della comunicazione, si faccia mettere all'angolo da una diffida dei privati e invii tramite il segretario comunale il diniego di accesso agli atti in oggetto, andando tra l'altro contro quanto previsto dal Testo Unico degli Enti Locali.

Sia chiaro che la questione non si chiude qui: andremo fino in fondo per assicurare la massima trasparenza, con tutte le azioni che potremo mettere in campo».
 

Roberta de Zanna
CORTINA BENE COMUNE