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CIPRA abbandona il tavolo di confronto con la Fondazione Milano – Cortina 2026

Marina Menardi

23/12/2022

La Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA) non parteciperà più agli incontri riservati alle associazioni ambientaliste con la Fondazione Milano Cortina 2026, durante i quali periodicamente l’organismo preposto all'organizzazione dei prossimi Giochi invernali si relaziona con i portatori d'interessi ambientali per renderli partecipi dei lavori. Lo fa con una nota in cui la presidente Vanda Bonardo denuncia la «poca trasparenza da parte degli organizzatori, mentre la sostenibilità pare sempre più di contorno». 

Bonardo se la prende in particolare con «l’ostinatezza nel realizzare ad ogni costo una nuova pista da bob a Cortina, senza imparare dalle esperienze del passato. La VAS nazionale sulla pista da bob, più volte richiesta dalle associazioni ambientaliste, con relativa contestuale Valutazione di Incidenza (VINCA) di competenza del Ministero dell’Ambiente, non è stata eseguita, così come la sostenibilità dei Giochi, tanto decantata nel dossier di candidatura, è ridotta oggi a poco più che greenwashing» sono le parole di Bonardo. 

«Per qualche giorno era sembrato che gli organizzatori, e soprattutto i politici locali e nazionali, ci avessero ripensato: usare un impianto esistente come quello della vicina Innsbruck poteva voler dire risparmiare ingenti somme di denaro pubblico da destinare a migliorare i servizi al territorio, oltre che evitare un ulteriore impatto ambientale e paesaggistico. La disponibilità della pista di Innsbruck non va vista come contrapposizione a Cortina, ma come opportunità di collaborazione tra territori vicini e per questo la CIPRA si augura che tutti i soggetti coinvolti – dal CIO, al CONI, alla Fondazione Milano Cortina agli enti locali del territorio - possano ancora collaborare per trovare la miglior soluzione in termini economici ed ecologici ad uno dei maggiori problemi generati dall’evento olimpico». 

A preoccupare la presidente è anche la mancanza di trasparenza riguardo le modalità di progettazione e realizzazione delle opere connesse ai Giochi del 2026 da parte della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026. «Emblematico l’ultimo incontro durante il quale abbiamo chiesto espressamente di conoscere i progetti riguardanti l’innevamento artificiale» spiega. «La risposta è stata ridotta ad una descrizione tecnica sull’efficienza dei cannoni da neve. Nulla ci è dato sapere sulla Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 - 2026 e sui relativi progetti che sta sviluppando. Ci siamo chiesti allora che scopo possano avere questi incontri con le associazioni se non per poter riferire al CIO che la Fondazione si confronta anche con gli ambientalisti. Pertanto, vista l’inutilità di questi incontri riteniamo non sia più opportuno parteciparvi». 

Tutto ciò mentre il Tirolo ha annunciato che chiederà ufficialmente di ospitare le gare di bob a Igls. Il Consiglio provinciale tirolese ha approvato una mozione che impegna la Giunta a valutare l’uso della pista di Igls per le Olimpiadi del 2026 e a prendere contatto con il Governo italiano e il Coni. 

La proposta di Igls come sede delle gare di scivolamento del 2026 era stata inviata al CIO lo scorso 17 novembre  dai NEOS del Tirolo, insieme al Team K, gruppo di opposizione del consiglio provinciale dell’Alto Adige, e sottoscritta anche dal Comitato Civico Cortina.