Sono state accese ieri le luminarie incentro in occasione dell’arrivo di San Nicolò, che mancava all’appuntamento del 5 dicembre da due anni.
Il vice sindaco di Cortina Roberta Alverà, assieme a Elsa Zardini, presidente dell'Uld'A, Franco Sovilla, presidente di Cortina for us, del vice presidente delle Regole d’Ampezzo Stefano Gaspari, e al parroco don Ivano Brambilla hanno spiegato la filosofia del Natale di quest'anno: un momento che sia per la nostra comunità, il recupero delle tradizioni, e di conseguenza addobbi di Natale più sobri e contenuti.
«Quest’anno abbiamo colto l'occasione dell’arrivo di San Nicolò per inaugurare le luminarie. La situazione in cui ci troviamo non ci porta a fare troppi fasti; i nostri paesi vicini si sono trovati a chiudere i palasport e le piscine per troppi costi; anche noi abbiamo voluto fare di questo Natale un momento che sia rivolto di più alla nostra comunità e più sobrio» ha spiegato il vice sindaco Alverà.
«Abbiamo messo lungo il Corso Italia le “liose”, ovvero gli slittoni che si usavano per trasportare il fieno, la legna, la farina, quando nevicava molto e non c’erano le macchine come oggi. Sono stati addobbati tre alberi grandi, due all’entrate nord e sud di Cortina e uno in centro, più la zona del cimitero»
Sono sei le postazioni con le “liose” addobbate in modo diverso: due sono delle Regole d’Ampezzo, due dell’ULd’A, due della Cooperativa di Cortina. Ogni liosa è illuminata da due sfere luminose.
«Ringraziamo il Comune per aver organizzato quest’anno un Natale più nostro, più sobrio, non troppo forzato negli addobbi come in città: credo che apprezzeranno di più anche i nostri ospiti» ha sottolineato Elsa Zardini del’ULd’A. Spiegano il programma del Fashion Weekend, Franco Sovilla si è detto «orgoglioso di questo evento che unisce a Cortina il Comune con le varie associazioni e che ha sempre un grande successo».
La novità di quest’anno per il periodo natalizio di Cortina è il presepe allestito in Corso Italia, nei pressi di CORTINABANCA: un presepe diverso, alternativo, un borgo costruito con il legno dei nostri boschi, il legno di Vaia, che non vuole essere un borgo esistente, ma il borgo del mondo. Un presepe volutamente ancora senza la natività, che verrà allestita il giorno 24 dicembre, e anche i questo caso sarà una natività non classica, ma alternativa, come ha spiegato ieri Elisa Del Favero, curatrice del progetto.
Alle 17 è arrivato su una carrozza trainata da due cavalli San Nicolò con due angeli, che mancava all’appuntamento del 5 dicembre da due anni. Tantissimi i bambini che lo aspettavano sul sagrato della chiesa. Dopo le consuete raccomandazioni del santo e la benedizione del parroco don Ivano, i bambini hanno potuto avere il loro dono: un libretto dell’ULd’A dedicato quest’anno alle Regole Alte dove va il bestiame in alpeggio, e naturalmente caramelle e dolciumi vari. Nel frattempo, lungo Corso Italia sono arrivati i Krampus, con le loro bellissime maschere costruite artigianalmente, che hanno percorso in lungo e in largo Corso Italia rincorrendo i numerosi ragazzi presenti, che attendevano con fervore la loro presenza.