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Votato all’unanimità il rientro di Cortina nell’Unione Montana della Valle del Boite

Marina Menardi

21/10/2022

Il comune di Cortina è ad un passo dal rientrare a far parte dell’Unione Montana della Valle del Boite. Ieri il Consiglio comunale ha votato all’unanimità la richiesta formale per la riammissione nell’Unione costituita dai comuni di San Vito, Borca, Vodo, Valle e Cibiana. Un atto che conclude un iter già iniziato dalla precedente amministrazione comunale, guidata dall’ex sindaco Ghedina,.   

«Vogliamo rientrare per fare sistema, perché ci sembra corretto che Cortina ne faccia parte. In questo momento così importante si possono condividere le varie problematiche e le sensibilità comuni sul territorio, e cogliere le opportunità che l’Unione può fornire a Cortina e viceversa» ha spiegato il sindaco Lorenzi. 

L’iter di rientro era stato avviato da Gianpietro Ghedina durante la sua amministrazione. L’ex sindaco si è dichiarato soddisfatto.  «L'Unione Montana ha perso negli anni forza, con risorse economiche limitate, ma il punto oggi è che ci troveremo tutti nuovamente sullo stesso tavolo a discutere sui temi che ci accomunano – ha detto Ghedina - La decisione di uscire dalla Comunità Montana nel 2007 da parte di Andrea Franceschi perché non venne data la presidenza al Comune di Cortina è una delle pagine più brutte del nostro Comune» ha sottolineato.

«Abbiamo vissuto una pagina non piacevole con il distacco avvenuto in passato – ha aggiunto l’assessore esterno Stefano Ghezze, che ha seguito la questione -. Oggi il rientro è un segnale di buon senso, di stima reciproca, di rispetto istituzionale. Con questa delibera si perfeziona un percorso avviato nel 2018; la delibera verrà poi trasmessa al presidente dell’Unione Montana per l’approvazione, e poi inoltrata alla Regione Veneto per le ultime formalità». 

Roberta de Zanna ha elencato «i tanti temi che ci accomunano e che giustificano, oltre alla continuità geografica, che Cortina faccia parte dell’Unione: i rifiuti, lo sfalcio, il trasporto pubblico, scoraggiare il traffico dei TIR, una collaborazione sugli alloggi in vista dei Giochi evitando di costruirne di nuovi sul territorio. 

Roberto Pompanin ha confermato il suo voto favorevole dicendo che «L’unione fa la forza» e puntando l’accento sulla possibilità di chiedere un intervento allo Stato per le Unioni montane per ovviare ai problemi energetiche in montagna. «Qui i problemi sono diversi che a Catania, per chi vive in montagna un intervento dallo Stato centrale in favore delle Unioni Montane è auspicabile».