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Crisi di maggioranza a San Vito: due assessori lasciano la giunta

Marina Menardi

19/10/2022

È crisi nella maggioranza in consiglio comunale a San Vito di Cadore. Con una lettera inviata ieri al protocollo del Comune si è dimesso da assessore al Turismo e vice sindaco Alfonso Sidro, e contemporaneamente ha rimesso la delega di assessore al Bilancio Diego Belli, il consigliere Giovanni Cautiero ha rimesso l’incarico quale capo gruppo di maggioranza e la consigliera Chiara De Vido la delega alle Politiche Sociali. 

Alfonso Sidro è la seconda volta che dà le dimissioni dai suoi incarichi di giunta. La scorsa le aveva ritirate dopo alcuni chiarimenti con Caruzzo; ora non si sa come andrà a finire. Fatto sta che le motivazioni scritte da Sidro nella propria lettera di dimissioni sono chiare e riguardano soprattutto la mancanza di programmazione e di condivisione dell’operato del sindaco con i membri della Giunta. 

Sidro accusa Caruzzo di «totale mancanza di confronto positivo e di comunicazione». «Anche in giunta, al cui interno Ella ha l'onere di decidere l'ordine del giorno, troppe volte ci si è preoccupati più dei singoli eventi. Non ci si è mai preoccupati di una programmazione incisiva, ponderata e a lungo termine. Faccio un esempio su tutti: i fondi ODI o cosiddetti "di confine". La giunta non è mai stata coinvolta nella presentazione delle domande, la definizione degli obiettivi e la realizzazione dei progetti. Signor Sindaco, ma perché non si è voluto confrontare con i suoi assessori? Si sarà confrontato con qualcun altro? Perché ha scelto l'esclusione invece della condivisione?» accusa Sidro. 

Insomma, Caruzzo, a dire di Sidro, ha agito da solo, come se la Giunta non esistesse, senza confrontarsi. Persino su temi molto scottanti quale quello della variante alla SS 51, per cui a San Vito è sorto un Comitato per il No alla variante. «Vorrei anche citare il consiglio comunale dello scorso 7 ottobre, quando si è discusso di un passaggio importante per il futuro del paese: la variante alla SS51. Anche in quel caso, ella non ha voluto che in giunta o nel gruppo di maggioranza ci fosse il ben che minimo confronto sulla linea da portare avanti» scrive Sidro. «Forse dovrebbe essere più trasparente e dichiarare cosa pensa della variante e che rapporti ha intrattenuto col comitato del no?». 

Ma ci sono anche altri episodi che hano portato allo strappo. «Vorrei sottolineare la totale personale esclusione da alcuni progetti, quali il nuovo ufficio turistico, il rinnovamento e rilancio del lago di Mosigo, la casa Salgherina, i fondi PNRR con relativi bandi e i fondi ODI. Tutti questi esempi, così come il suo totale silenzio e disinteresse sulla questione Scoter, fanno ormai comprendere che manca la fiducia, che la giunta non può proseguire in questo clima e che è giunto il momento della responsabilità». 

Sidro conclude chiedendo «cusa a tutti i Sanvitesi: «Scusateci, ci siamo sbagliati! Resterò in consiglio con occhio vigile e con due anni di esperienza maturata, sperando che le cose possano cambiare in meglio. annunciando che resterà in consiglio «con occhio vigile e con due anni di esperienza maturata, sperando che le cose possano cambiare in meglio». 


Qui la lettera di dimisssioni di Sidro