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Il Trasporto pubblico urbano dal primo gennaio da Se.Am. passerà a Dolomitibus

Marina Menardi

18/10/2022

Dal primo gennaio 2023 il servizio di Trasporto Pubblico Locale, finora affidato alla partecipata del Comune Se.Am, passerà in gestione a Dolomitibus: dipendenti, autobus e mezzi vari, il deposito di Socus e la biglietteria all’autostazione. Se.Am si vede così spogliata del braccio operativo del trasporto pubblico, per cui è nata assieme alla gestione dei parcheggi, che in passato, prima che la municipalizzata fosse sovraccaricato di altre mansioni, aveva una gestione di bilancio in pareggio. 

Il 9 settembre scorso la Provincia di Belluno e Dolomitibus hanno sottoscritto il contratto di servizio per la concessione di esercizio del trasporto pubblico locale (TPL). Il contratto sarà attivo dal 1° gennaio 2023 e avrà validità di nove anni. Riguarda il servizio TPL extraurbano e urbano di Belluno, Feltre, Auronzo, Cortina e Pieve di Cadore; e nella fase transitoria,  – da qui al 2023 – sono previsti alcuni passaggi formali, tra cui il subentro di Dolomitibus in Se.Am. 

Un atto che conclude il lungo iter della gara del TPL avviata ancora nel 2017, cui la precedente amministrazione comunale aveva aderito, non senza sollevazioni di perplessità tra ex dirigenti Se.Am, l’allora minoranza consiliare (oggi in maggioranza), e gli stessi dipendenti Se.Am. Una situazione che al momento è poco chiara, nonostante i tempi stretti del passaggio di consegne, sia per quella che sarà la qualità del servizio, sia per il futuro dei dipendenti. 

Dei nove autisti rimasti, due già hanno deciso per soluzioni alternative; i rimanenti, se dovessero optare per rimanere in servizio con Dolomitibus, vorrebbero la garanzie di fare servizio urbano a Cortina e non per le altre linee della Provincia, altrimenti chiedono di rimanere in Se.Am per un servizio diverso, con diverso contratto, ma senza passare attraverso concorso, da momento che sono comunque dipendenti Se,Am. 

Mancano tuttavia le garanzie da parte del Comune e di Se.Am. in questo senso. L'Amministrazione comunale non si è ancora fatta sentire con il personale del TPL e con gli impiegati della biglietteria. Il sindacato sta lavorando per la tutela degli autisti ma è il Comune che deve mettere i paletti per iscritto. L’incontro tra i rappresentanti sindacali e l'amministrazione comunale potrebbe avvenire la prossima settimana. 

I mezzi sono vecchi, in quanto dal 2016, probabilmente nell’ottica della cessione del servizio, è stato interrotto il meccanismo di rotazione di anno in anno per gli acquisti di mezzi di nuovi.

Mancano poi le garanzie ai servizi per l’utenza di Cortina che il TPL in carico a Se.Am. ha svolto in questi anni, in quanto non specificati nel contratto di servizio. Un esempio è il servizio di skibus: nel contratto non viene menzionato, quindi non si sa se verrà fatto. Vi sono poi in forse i molti servizi ad oggi svolti da Se.Am. sul territorio: “servizi atipici” per i quali subentra il Comune, come il trasporto degli anziani della Casa di Riposo, degli alunni delle scuole, le gite estive con le Regole e le guide di Cortina, altri eventi di tipo sportivo e di varie associazioni, tipo il Delicious Festival, la festa degli Alpini. 

Nel fuori stagione, inoltre, si vorrebbe istituire in via sperimentale un servizio "a chiamata", ovvero su prenotazione: ciò in determinate fasce della giornata non ci sarebbe la corsa di linea, e quindi chi volesse andare ad esempio a fare la spesa in quel frangente, dovrebbe prenotarsi il giorno prima e prenotare la corsa. Insomma, a due mesi dal passaggio ancora è tutto in aria. Dal 1 gennaio potrebbe cambiare tutto. In mancanza di mezzi e di uomini.