Grande festa mercoledì 21 settembre al Park Hotel Franceschi. Ernesto Franceschi con la famiglia ha festeggiato il grande traguardo dei cent’anni di attività. Ernesto Franceschi e la moglie Carla, assieme ai figli Andrea e Matteo, hanno voluto condividere questo importante traguardo con tanti amici di Cortina, che son venuti numerosi per l’importante ricorrenza di un albergatore ampezzano che ha continuamente investito nella sua attività, senza risparmiare, e anche per l’impegno con le Regole d’Ampezzo, varie associazioni sportive, nonché in ruoli pubblici (Ernesto è stato in passato conigliere comunale e il figlio Andrea sindaco dal 2007 al 2016).
Visibilmente commosso Ernesto Franceschi, davanti alla grande torta dei cent’anni preparata dal cuoco dell’albergo, ha ripercorso la storia dell’hotel, le tappe che hanno portato all’edificio che vediamo oggi dal 1922, anno in cui la nonna, rimasta vedova con quattro figli, lo avviò. «La fedeltà del cliente è il riconoscimento più bello che abbiamo avuto. Abbiamo fatto oltre 50 premiazioni per ospiti che son venuti da noi per almeno 25 anni» ha detto Franceschi. «Un grazie va innanzitutto a mia moglie Carla, che mi è sempre stata vicina, e a mio figlio Matteo che per alcuni anni ha seguito l’albergo. Un ringraziamento speciale va ai dipendenti, che sono la colonna portante della struttura; molti sono con noi da diversi anni: la nostra caposala lo è da 56 stagioni. Chiedo loro scusa se qualche volta ho avuto delle sfuriate».
Tra gli ospiti illustri, ha ricordato Bruno Vespa, Riccardo Muti, il presidente del Messico Salinas, e da sempre la squadra nazionale italiana femminile di sci.
«La storia dell’albergo non finisce qui, ma gli anni passano e passerò le consegne a mio figlio Andrea».
Andrea, ex sindaco di Cortina, ha rimarcato il legame forte che c’è sempre stato tra famiglia e albergo: «Per noi, famiglia e albergo sono sempre stati un tutt’uno. Attenzione alla cura, risparmio, pulizia, ospitalità, rispetto per i dipendenti sono i valori che abbiamo visto e ricevuto fin da piccoli. Per il futuro passaggio di testimone la sfida è adattarsi ai cambiamenti, al mercato di oggi. Io e Matteo vogliamo ringraziare i nostri genitori per gli insegnamenti che abbiamo ricevuto, senza tanti discorsi, ma con la dimostrazione e l’esempio pratico» ha concluso Andrea Franceschi.
È intervenuto anche il sindaco Gianluca Lorenzi. «Ad Ernesto va un ringraziamento personale: nasco come albergatore e lui per me è stato un esempio. Quando avevo bisogno di consigli per la mia attività lui mi ha aiutato molto. È un esempio da seguire. Mi auguro che le soddisfazioni continuino anche con il passaggio di mano». La festa è proseguita con un ricco buffet in allegria con l’accompagnamento di un gruppo musicale.
LA STORIA
L’albergo nasce nel 1922 su iniziativa della nonna di Ernesto, Luigia Piazzi, rimasta vedova di Angelo Franceschi de Matìa morto di spagnola. Luigia deve provvedere a quattro figli, e chiede al Comune di trasformare la sua casa in una piccola pensione.
La Pensione Franceschi inizia così l’attività con 17 posti letto, con successivi ampliamenti nel 1929 e nel 1938. Nell’inverno del 1941 il Park hotel Franceschi divnta albergo con 52 letti, acqua corrente calda e fredda e un’autorimessa.
Nel 1950 Silvestro Franceschi, papà di Ernesto, decide di ingrandire la parte rustica. Per i Giochi del 1956 viene fatta la domanda di sopraelevare l’ultimo piano del fabbricato sul lato sud il completamento della torre sull’angolo sud.
Per le Olimpiadi del 1956, l’albergo ospita la squadra della Germania. È un hotel di seconda categoria con 60 letti.
Negli anni Sessanta Silvestro Franceschi, che già da anni lavora nella cucina, continua a dirigere l’albergo coadiuvato dalla figlia Maria Luisa.
Tra gli anni Settanta e Ottanta continuano i cambiamenti all’interno e all’esterno dell’albergo. Silvestro si alterna tra la cucina e la direzione aiutato dal figlio Ernesto e da Carla.
Nel 1984, dopo13 anni di attesa, arriva il permesso di costruire la dependance, di ampliare la parte nord e della torretta dell’albergo, portando a termine un progetto di Pietro Alverà ancora del 1938. I lavori si concludono nel 1988 con un nuovo salone, l’ampliamento dei locali interrati e la realizzazione del centro benessere. Saranno Silvestro e il figlio Ernesto a tagliare il nastro dell’hotel che vediamo oggi.
I lavori però non finiscono qui. Ulteriori migliorie vengono portate avanti negli anni. Quasi ogni anno ‘hotel Franceschi ospita cantieri di ristrutturazione, dalle camere, ai bagni, alla nuova cucina, che fanno della famiglia Franceschi un esempio di imprenditoria del settore sempre pronta ad investire nella propria azienda, con un albergo sempre rinnovato, che ha portato tanti ospiti alla fidelizzazione. Attualmente l’albergo è a 4 stelle e dispone di 77 posti letto.