“Sul solco della nostra memoria storica e delle Olimpiadi invernali del 1956, dobbiamo e possiamo proiettarci verso un futuro in cui la montagna, lo sport, le nostre comunità alpine raccontino all’unisono un nuovo modello di sviluppo
e di tutela dell’ambiente.”
E’ la frase con la quale il sindaco Lorenzi pone una pietra tombale sulle richieste provenienti da più parti della cittadinanza e non solo, di evitare che si compia lo scempio del ripristino della vecchia pista di bob con il mostruoso impatto ambientale che ne deriverebbe e mostrano con quanta superficialità e prevalenza di interessi che esulano da quelli preminenti del territorio le istituzioni si muovono in questa ignobile vicenda.
Sono trascorsi ben 66 anni da quelle Olimpiadi delle quali i più anziani ricordano i fasti ma anche ciò che di inutile e nocivo hanno lasciato: il mondo è cambiato! Restano imperiture le tracce di simboli cadenti a rappresentare parti di manifestazioni sportive anacronistiche e di men che mediocre interesse per il pubblico stesso amante degli sport invernali.
Signor sindaco le chiedo, al di là dei consueti paroloni inutili e senza senso volti solo a contentare quelle medesime istituzioni che mai come in questi giorni ci riempiono di chiacchiere, promesse e null’altro: risponda semplicemente - ovviamente non a me ma ai suoi rappresentati - a queste domande fondate su elementi concreti e fatti:
- Quante volte il trampolino e la pista di bob in questi 66 lunghi anni sono stati usati legittimando la loro costosa quanto devastante presenza sul territorio?
- Quante volte dopo le drammatiche quanto inutili prossime Olimpiadi del 2026 la ristrutturata pista di bob verrebbe usata tanto da legittimarne i costi di costruzione e mantenimento?
Credo che Ella non lo sappia ma possa intuirlo guardando semplicemente, e la invito a farlo senza pregiudizi legati ai cosiddetti poteri forti dello sport che son tanti e maledetti, il simulacro superstite del trampolino di Zuel e la altrettanto ignobile pista di bob che vorreste ripristinare.
Sindaco si ricordi che la aggressione al territorio già compiute e che state per compiere non pagherà e le generazioni future ve ne riterranno responsabili senza appello.
Cordialmente
Avv. Bruno de’ Costanzo