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Anche il sindaco Lorenzi interviene a seguito della raccolta firme al CIO contro la pista da bob

Redazione

15/09/2022

“L’Amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo ha da sempre avuto come proprio faro la massima sostenibilità ambientale di qualunque opera si sarebbe potuta realizzare per ospitare i Giochi olimpici invernali 2026. Questa la linea progettuale che ci ha consentito di veder premiata la nostra candidatura e questa, anche oggi, la nostra più ferma soglia di guardia.” Queste le parole di Gianluca Lorenzi, Sindaco di Cortina d’Ampezzo, a commento della lettera inviata dal Comitato Civico Cortina al Presidente del CIO Thomas Bach.

“Rispettiamo le opinioni di tutti – ha continuato il Sindaco Lorenzi – Ma non intendiamo cambiare i progetti in corso d’opera, soprattutto se, come ampiamente dimostrato, avranno una ricaduta estremamente positiva per la nostra valle e per tutto il territorio dolomitico e, da un punto di vista ambientale, hanno visto l’approvazione di tutti gli organismi preposti, così come già sottolineato in più occasioni dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dalla Vice Presidente Elisa De Berti, con i quali vi è un comune e proficuo lavoro di concertazione e supervisione di ogni dettaglio. A controprova del fatto che questa Amministrazione ha anzitutto a cuore il rispetto del nostro territorio, stiamo inoltre quotidianamente lavorando e vigilando sullo sviluppo progettuale e strategico, di concerto con il Commissario Luigivalerio Sant’Andrea e con la Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, affinché le soluzioni tecniche adottate siano lungimiranti e attente alle esigenze di quel fragile ecosistema che sono le nostre montagne.”

“Anche attraverso opere ingegneristiche come la pista da bob possiamo e dobbiamo rilanciare le dolomiti per quell’esempio di sostenibilità che abbiamo promesso di essere con i giochi del 2026. Sul solco della nostra memoria storica e delle Olimpiadi invernali del 1956, dobbiamo e possiamo proiettarci verso un futuro in cui la montagna, lo sport, le nostre comunità alpine raccontino all’unisono un nuovo modello di sviluppo e di tutela dell’ambiente.”, ha concluso il Gianluca Lorenzi.