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«Facciamo sapere a chi ci comanda che non vogliamo essere succubi delle decisioni calate dall’alto»

Redazione

26/08/2022

“Dalla candidatura alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Storia di un percorso passato e futuro”: questo il titolo dell’incontro di ieri e la fame di informazioni è davvero tanta visto che la sala consiliare, del tutto inadatta ad un simile evento, non ha potuto ospitare tutti quelli che avrebbero voluto essere presenti.

Certo chi si aspettava di uscire con qualche informazione in più non può che essere rimasto deluso dall’incontro che tanto ha detto sul percorso passato e molto poco in concreto su quello futuro. Abbiamo assistito ai soliti proclami sulla grande opportunità data dalle Olimpiadi, sulla pioggia di milioni che ciò ha portato nel territorio  ma in concreto, sui progetti, sui costi, su chi avrà l’onere di gestire l’eredità, la famosa legacy, non una parola, lo stesso dicasi per il villaggio olimpico per il quale sembra che non ci sia ancora un’idea precisa su come e dove realizzarlo.

Non una parola nemmeno sulla tempesta in atto all’interno della Fondazione Milano-Cortina 2026, dove si è voluto far entrare il Governo a garanzia dei probabili futuri deficit, e dove si sta procedendo al siluramento e sostituzione dell’attuale AD Vincenzo Novari.

Si è parlato molto anche di trasparenza, di desiderio di condividere ma già il fatto che fin da subito sia stato precisato che non ci sarebbe stato spazio per domande o dibattito e che si sia voluto liquidare tutte le perplessità e contrarietà di molti cittadini come “polemiche” la dice lunga sulla reale volontà di dialogo dei maggior enti preposti.

Naturalmente tutti si sono dichiarati sensibili all’aspetto ambientale e anche l’Assessore Regionale De Berti ci ha tenuto a precisare che le da molto fastidio quando vede qualcuno buttare la cicca per terra, però pazienza se per fare la pista da bob si disboscheranno due ettari di territorio , se si costruiranno 18 mila metri cubi di nuovi edifici a servizio, se si utilizzerà l’acqua del Boite per raffreddare l’impianto, per non parlare dei costi che sono destinati a salire per l’aumento dell’energia e delle materie prime, allo stesso modo è destinato a salire il deficit che porterà la gestione della pista per ora fermo a 400 mila euro all’anno.

Quanto poco conti Cortina e la sua popolazione in questo grande business lo ha involontariamente confermato il Vice Ministro Morelli affermando che “anche il Sindaco di Cortina, sebbene abbia solo il 5% nella Società Infrastrutture, può sedere al tavolo decisionale e parlare!”....davvero una grande concessione per il paese direttamente interessato nel bene e nel male dalle opere olimpiche!

Quando si parla di tutti i benefici che verranno dalle Olimpiadi, al miglioramento della qualità della vita che ne deriverà, non si può fare a meno di pensare ai Mondiali di Sci 2021, anch’essi portati sul territorio sull’onda di un a serie di promesse non mantenute, basti pensare alla piscina, alla pista ciclabile tutte opere di là da venire, mentre stiamo ancora aspettando un ripristino ambientale serio della zona di Colfiere e Rumerlo nonché della pista B di Col Drusciè ridotta ad un ghiaione.

Sempre di più i cittadini sono consapevoli che la qualità della vita in montagna non passa attraverso i grandi eventi e i mega progetti, ma attraverso il mantenimento dei servizi principali, come la sanità, il diritto alla casa, allo studio, tutte cose che stiamo via via perdendo; allora , cittadini di Cortina, non facciamoci irretire dalle facili promesse, non rassegnamoci all’idea che sia già tutto deciso, siamo in tanti ad essere contrari alla pista da bob, facciamo sentire la nostra voce, siamo ancora in tempo per cambiare le cose, facciamo sapere a che ci comanda che non vogliamo essere succubi delle decisioni calate dall’alto perché i politici, i Commissari Straordinari passano ma noi cittadini qui siamo e qui vogliamo restare.


Roberta de Zanna   CORTINA BENE COMUNE