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"Dolomites Legends": presentato il progetto

Barbara Fabjan

19/08/2022

Il 12 agosto al Museo Rimoldi, alla presenza del Presidente delle Regole d’Ampezzo Flavio Lancedelli, del Sindaco Gianluca Lorenzi e e dell’Assessore alla Cultura Monica De Mattia, Susy Rottonara, presidente dell’Associazione culturale “Lia culturala Fanes” che promuove la cultura ladina, e Michele Da Pozzo, Direttore del Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, hanno illustrato il progetto “Dolomites Legends”(titolo in ladino).

La Rottonara ha presentato il lavoro svolto dal 2019, per le Nazioni Unite “Anno delle lingue autoctone”, per la creazione di un portale multimediale in 4 lingue (ladino, italiano, tedesco inglese) che faccia conoscere il prezioso patrimonio di leggende delle valli ladine, testimonianze di un substrato culturale antichissimo, collegandole ai luoghi in cui sono ambientate. 

Queste storie sono state sostanzialmente tramandate per via orale sino alla fine dell’Ottocento, quando gli studiosi le hanno raccolte, fissate per iscritto e finalmente pubblicate. La citazione nei testi di toponimi ancora esistenti consente di legarle a precise località dei diversi Parchi naturali delle Dolomiti, segnalate nelle diverse mappe del portale, luoghi in cui in futuro verranno affissi dei cartellini con dei codici QR che consentiranno di leggere gli antichi racconti direttamente in situ.

Michele Da Pozzo, ribadendo l’adesione delle Regole del Parco ampezzano al progetto, ha poi sottolineato come la toponomastica derivi dall’uso del territorio e dalla necessità di una comunità di identificare i luoghi. A Cortina, come evidenziato dall’ “Atlante toponomastico di Ampezzo”, il 90% dei toponimi è legato all’uso pastorale e boschivo dei terreni, mentre il 10% ha un’origine più antica, non identificabile, forse riferita appunto a miti e leggende.

L’Associazione Fanes vede in questo patrimonio di storie qualcosa di ancora vivo e vitale per la popolazione ladina ed il progetto si propone di condividere questa tradizione con un pubblico più ampio. Leggende come quella del “Regno di Fanes” o del “Gran Bracun” trovano in Ampezzo precisi riscontri topografici in luoghi come Fiames, Falzarego, Lagazuoi, Podestagno, Croda del Becco, Ponte Alto e così via.

Interessante è il punto di vista espresso da Da Pozzo che ravvisa in questa iniziativa uno dei modi per incoraggiare un diverso tipo di frequentazione del territorio, più riflessivo e contemplativo, aperto a tutte le stagionalità. 

Nel portale di “Dolomites legends” è stato inserito anche un link a una Biblioteca digitale dove può essere reperita la letteratura relativa a queste tematiche.

Il bel progetto è patrocinato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO. 

Nella foto: Michele Da Pozzo e Susy Rottonara