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Svelati i contenuti “top-secret” del progetto di rifacimento della pista di bob di Cortina d’Ampezzo

Marina Menardi

18/08/2022

A che punto siamo con i progetti della pista da bob di Cortina d’Ampezzo? Quali sono i retroscena delle decisioni prese in Regione Veneto? Cosa ne pensa il Comitato Olimpico Internazionale?

Sono molte le domande che vertono attorno all’opera più importante che ci sarà a Cortina in vista dei Giochi Olimpici del 2026, ma poche sono le risposte a livello istituzionale.

Il rifacimento della pista da bob “Eugenio Monti» di Cortina sta ormai diventando un caso nazionale. L’opera, che inizialmente doveva essere una semplice ristrutturazione della pista esistente, inserita nel dossier olimpico per un costo di 48 milioni di dollari, in realtà viene totalmente rifatta e ad oggi siamo già a quota 85 milioni di euro.

Il finanziamento in un primo tempo doveva essere a carico della regione Veneto, ora invece è quasi totalmente a carico dello Stato, che è intervenuto in tre tranche (17 e 23 milioni e mezzo di euro già stanziati alla fine del 2020 e altri 20 a fine 2021 più un’integrazione nel decreto Aiuti bis di recentissima approvazione); i costi, dunque, ricadranno sulle tasche di tutti i cittadini italiani. 

Ciò nonostante, lo studio di fattibilità tecnico economico, redatto dalla regione e consegnato al commissario straordinario Luigi Valerio Sant’Andrea per la realizzazione, non è mai stato illustrato al pubblico. Fino a giovedì 11 agosto, in occasione dell’incontro pubblico organizzato dal Comitato Civico Cortina con il giornalista de Il Fatto Quotidiano Giuseppe Pietrobelli e il consigliere comunale Roberta de Zanna di Cortina Bene Comune.

Assente l’Amministrazione comunale: l’invito era stato fatto dagli organizzatori all’assessore allo Sport Giorgio Da Rin, in stretto contatto con il commissario Sant’Andrea, il quale, in accordo con la Giunta comunale, ha deciso di non partecipare. «Sarà però nostra premura appena abbiamo dati più precisi portare alla attenzione della comunità tutta la situazione» ha puntualizzato Da Rin. Un’occasione persa per la nuova amministrazione comunale per essere vicini alla cittadinanza, dopo aver incentrato la campagna elettorale puntato sulla comunicazione e sulla trasparenza. 


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LO STUDIO DI FATTIBILITÀ
È stato discusso a fine novembre 2021 e nel gennaio 2022 dalle Federazioni di bob, skeleton e slittino. Il 9 giugno è arrivato sul tavolo della Conferenza dei servizi, composta dagli enti amministrativi locali e da quelli che sovrintendono al rispetto di piani e vincoli che gravano sull’area delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Unesco. I documenti portano la firma del progettista, l’ingegnere tedesco Uwe Deyle, della società Planungsbüro Deyle GmbH che ha sede a Stoccarda e che da Torino 2006 (impianto da 110 milioni di euro ormai in rottamazione) a Pechino 2022 si è occupata dei principali impianti da bob olimpici.

IL TRACCIATO: UNA PISTA CON UN ”8” FINALE
La lunghezza del tracciato di gara è 1.512 metri, la lunghezza totale pista 2.001 metri, per un totale di 18 curve. Dopo la curva Cristallo viene proposta una soluzione che disegna un diverso tratto finale della pista rispetto al tracciato storico, compiendo un giro completo sul versante alle spalle della palestra di roccia e incrociando per due volte il tracciato dopo la curva Cristallo e la curva Antelao .


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EDIFICI: 18.000 METRI CUBI
Sono 6 gli edifici da realizzare per un totale di 18 mila metri cubi e quasi 5.000 metri quadrati.
La partenza uomini richiede una superficie di 1.895 metri quadrati e 10.730 metri cubi, quella femminile 385 metri quadrati e 1.660 metri cubi, per gli junior è di 110 metri quadrati e 280 metri cubi. Altri 1.035 metri quadrati se ne vanno per l’arrivo, con una costruzione di 3.650 metri cubi (una parte su due piani fuori terra). C’è poi la cabina S, storico cimelio della “Monti” sulla curva Antelao da ristrutturare. Infine gli impianti di refrigerazione richiederanno altri 1.300 metri quadrati di superficie e 880 metri cubi fuori terra.

AMMONIACA
Verrà usata l’ammoniaca (sostanza altamente pericolosa) per un sistema di refrigerazione “di grande scala”. Con un sistema indiretto (refrigerante solo in sala macchine) servono al massimo 4 tonnellate e mezzo, con il sistema diretto servono 30 tonnellate di ammoniaca. Si prevede di utilizzare l’acqua del torrente Boite per raffreddare l’impianto.

COSTI A 85 MILIONI DI EURO
In autunno si parlava di 61 milioni di euro. Ad oggi siamo già a 85 milioni di euro. 
Il nuovo quadro di spesa indica 65,9 milioni di euro per i lavori: 35,2 milioni per la ricostruzione della pista, 6,4 per gli edifici, 8,7 per la refrigerazione, 6,4 per gli impianti elettrici, 4,1 per strade, tunnel e ponte, 2,8 per idraulica, 1,9 milioni per oneri di sicurezza. La stazione appaltante ha altri 17,1 milioni di euro a disposizione per voci varie, tra cui imprevisti (2 milioni), progettazione-direzione lavori (6 milioni) e Iva (7,6 milioni). 

TEMPI STRETTI
Il cronoprogramma prevede l’inizio dei lavori in aprile 2023, l’inverno sarà dedicato agli atti amministrativi, la consegna è prevista per novembre 2024.

PRATICANTI IN ITALIA 17 ATLETI PER IL BOB, 34 COMPRESI SKELETON E SLITTINO
Il 4 maggio 2022 stabilita la composizione delle squadre di bob per la stagione 2022/23. Sono state formate le squadre “A” e “B” che prevedono la presenza complessiva di 17 atleti.


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Pubblicato sul settimanale Voci di Cortina n. 76 - 12 agosto 2022