IL FESTIVAL DELLE BUONE INTENZIONI
    

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IL FESTIVAL DELLE BUONE INTENZIONI

Ennio Rossignoli

01/08/2011
Ci sono cose che non si capiscono, o che per lo meno si fa fatica a capire. Per esempio non a tutti è chiaro come mai, ogni anno, nel mese di agosto Cortina diventi una specie di luna park della cultura, anche di quella che lo è solo di nome, confusa con i clamori della politica e le vanità della ribalta. La risposta è lì pronta: è d’agosto e solo d’agosto (e spesso neanche tutto) che si fa il pieno di ospiti e si può perciò contare su di un pubblico degno di questo nome per numero e qualità; è solo in quel mese che si può fare di Cortina un marchio da sfoggiare sulla sterminata cartografia pubblicitaria circolante tra cocktail e pranzi al sacco, il gran rotocalco dell’estate all’ombra delle Tofane, complici stampa e tv. E’ allora che tutti - le case dei libri e delle auto, gli scrittori, i personaggi dello spettacolo e della politica, di quello che un tempo si chiamava il jet set, e che oggi magari preferiscono il Suv - fremono per esibirsi per i più diversi e non sempre confessabili motivi. A parte le inevitabili ammucchiate a prova di ubiquità e trascurando il santo principio della concorrenza come spinta al confronto, una breve riflessione si impone, vecchia quanto il problema, sulla genesi, i vari aspetti, gli sviluppi del fenomeno: che negli anni ha assunto caratteri e dimensioni che rinviano a motivazioni connesse alle trasformazioni sociali, al modificarsi del costume turistico, e non ultimo, alla crisi che induce a maggiori sobrietà. Che ci sia anche qualche responsabilità di
dentro? Qualche defaillance che i Cinquestelle o il golf a nove buche possono alleggerire,ma non bastano a cancellare? Al di là delle risapute e irrisolte difficoltà circolatorie, c’è magari qualche deficit di troppo nelle sinergie operative? Certo a Cortina non ci sono gli odi che una volta Montale attribuì a Trieste, ma una endemica attitudine alla litigiosità dà ogni tanto prove piuttosto vigorose: comunque arriva agosto, il festival
delle buone intenzioni che tutto sommerge con l’onda di una ritrovata felicità. Poi però viene settembre.