Mentre a Cortina cresce sempre di più la preoccupazione per la pista da bob dopo le indiscrezioni sullo studio di fattibilità anticipate dal Fattoquotidiano.it, per l’aumento dei costi e l’enorme impatto sul territorio, le opere per le Olimpiadi del 2026 sono ora nel mirino della Corte dei Conti.
Martedì 5 luglio 2022, nell’Aula Udienze della sede della Corte dei conti, a Venezia, ha avuto luogo il Giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione Veneto riferito all’Esercizio 2021.
La Corte si è occupata tra l'altro anche dell'organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 ed ha avuto al riguardo, e al di là del tono misurato usato dai giudici, parole assai dure.
In particolare ha osservato che desta perplessità la complessa e stratificata architettura di sistema venutasi a creare con l’istituzione di più enti tra i quali sono state ripartite le competenze, senza che vi sia un netto e chiaro riparto tra esse, ed ha manifestato preoccupazione per la realizzazione di tutte le opere correlate e/o connesse con la gestione dell’evento, in considerazione dei tempi stretti che rimangono e dei ritardi già rilevati. Allo stato, non risulta nemmeno adottato un cronoprogramma degli adempimenti e dei costi generale.
“Il proliferare di soggetti che intervengono all’interno dello stesso ambito di azione, con contorni che rimangono ancora vaghi, imporrà, volta per volta, il capire chi deve fare cosa, con un aggravio di tempi, procedure e costi. Il sistema appare complicato, contrario all’ottica di semplificazione e di velocizzazione che si intende perseguire” ha osservato la Corte. Inoltre, appare prevedibile un aumento dei costi che andrà accuratamente monitorato.
La Corte ha chiaramente esplicitato quello che CORTINA BENE COMUNE ha sempre sostenuto durante la campagna elettorale. Abbiamo avuto la fiducia di oltre il 22 % degli elettori. Riteniamo sia ora URGENTE che la nuova amministrazione prenda atto della situazione e guidi il paese fuori da quella supina acquiescenza a decisioni esterne che ci sta esponendo a gravi pregiudizi ambientali, economici e di immagine.
Siamo ancora in tempo. Ci riferiamo in particolare al progetto di nuova pista da bob i cui costi sono già lievitati dai 48 milioni di euro previsti nel dossier di candidatura agli 85 milioni attuali e sono destinati a superare i cento, come avvenuto con la pista di Cesana Torino 2006. Le notizie trapelate indicano che la nuova pista sarà un ottovolante simile, anche se in scala minore, a quella di Pechino 2022.
L' alternativa c' è per disputare le gare ed è la pista di Igls-Innsbruck, come suggerito anche dal CIO, che i nostri vicini tirolesi metterebbero volentieri a disposizione in un'ottica di collaborazione.
Roberta de Zanna
portavoce e consigliere comunale CORTINA BENE COMUNE