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CONSIGLIO COMUNALE PER L’APPROVAZIONE DEI BILANCI CONSUNTIVI

Edoardo Pompanin

01/08/2011

60° Costituzione A.B.V.S.

Ricordato in seduta consigliare il 60° anniversario dell'Associazione provinciale dei donatori di sangue con l'invito di una delegazione in aula e un breve intervento del vice Presidente provinciale Guido Menardi. L'Associazione nacque nel 1951 a livello di Provincia e nel 1954 venne costituita anche a Cortina. Si contano 220 donatori attivi e quasi ogni Comune bellunese ha una Sezione. Lo spirito dell'Associazione è - nelle parole di Menardi - «dare il proprio sangue per aiutare gli altri». È stato lanciato un appello ai giovani, in questo momento un po' disinteressati e da spronare. Il 2011 è anno europeo del Volontariato.

Bilancio Consuntivo Se.Am. 2010

Il Presidente Se.Am. Marco Siorpaes legge la relazione al bilancio e dettaglia le principali attività svolte nel 2010.

Non vi sono rilevanti osservazioni alla gestione ordinaria di questa partecipata comunale che cura il trasporto pubblico locale coprendo il deficit con gli incassi dei parcheggi a pagamento.Ricordiamo che, nel tempo, alla stessa società sono stati assegnati altri compiti di indirizzo turistico, quali la gestione dei bagni pubblici, della biglietteria in Stazione o dell'Ufficio informazioni di Piazza Roma. Anche dalle opposizioni un giudizio positivo sulla gestione ordinaria.

A tenere banco è stata invece l'ultima attività data alla Se.am. - o meglio che la Se.am. ha chiesto di assumere in carico - un'operazione che surclassa però tutte le precedenti: costruire, in parte vendere e in parte gestire un parcheggio interrato in Largo Poste. Una iniziativa da 30 milioni di euro che è stata presentata dal presidente Siorpaes come una

«grande operazione» che crea nuovi parcheggi, si ripaga incassando i soldi prima ancora di partire (con la vendita dei posti auto fino a 200.000 euro l'uno), triplica i posti a rotazione da 56 a 150 e porta 70 posti da vendere, recuperando una piazza: Siorpaes si meraviglia che nessuno ci abbia pensato prima; o meglio, specifica che è stata la paura di prendersi dei rischi che ha portato negli anni passati a "non fare": «Io mi sono preso la responsabilità», dichiara in aula.

La scadenza di consegna dei box auto è fissata nei contratti con i privati al 31.12.2015, ma tiene conto dei margini di sicurezza: il tempo di realizzo dell'opera è di due anni, sarà fatta a stralci e parte del park sarà (forse) utilizzabile;

le modalità di costruzione saranno lasciate ai progettisti, che sono "«grossi studi». Una volta definito il progetto definitivo, il presidente promette una conferenza stampa per illustrare tutti i dettagli.

Le opposizioni sono critiche. Per Gianpietro Ghedina la costruzione del parcheggio non è il core business della Se.Am. e crea preoccupazione, anche perché i progetti esistono dal 1985 e il sito è delicato. Vi sono inoltre problemi per la concomitanza dei cantieri di Largo Poste e Piazza del Mercato (park interrato con finanza di progetto). Per Luigi Alverà le opere pubbliche le deve fare il Comune. Etienne Majoni osserva che anche in Largo Poste era opportuno operare con la finanza di progetto, in quanto offre maggiori tutele per il Comune. Roberto Gaspari (già sindaco di Cortina) respinge l'accusa che nel passato le Amministrazioni non abbiano assunto rischi.

Il Presidente Se.Am. non è sembrato invece molto propenso alle formule della finanza di progetto e ha spiegato che una impresa privata avrebbe un orizzonte limitato alla scadenza della concessione, mentre la Se.Am. fa opere che nel futuro non avranno problemi. Anche il vice sindaco Verocai concorda con la posizione Se.Am., ricordando che 4/5 progetti di finanza sono abortiti perché la gente non crede più nel pubblico e quello di Largo Poste è l'unico che invece l'Amministrazione si porta a casa; la progettazione ha scelto inoltre una soluzione che crea un surplus di 20 posti auto, per cui c'è anche una riserva finanziaria per altre attività dell'Accordo di programma. Conclude Verocai che nemmeno Comuni come Roma o Milano avrebbero potuto fare una tale operazione: la gente aspettava un'opera così da 30 anni.

Rispetto al fatto che Largo Poste sia gestita da Se.Am. e Piazza del Mercato dalla finanza di progetto, il Sindaco spiega che non si voleva gravare Se.Am. contemporaneamente di due operazioni.

Astensione delle minoranze al voto.

Approvata Variazione Statuto Se.Am.

È stata approvata - con un po' di discussioni giuridiche - una variazione allo Statuto Se.Am. per inserire nell'oggetto sociale in maniera dettagliata le attività che svolge la società, integrandole anche con la possibilità di "vendere" i box auto del futuro Park di Largo Poste. Senza questa aggiunta non sarebbe possibile l'atto notarile dei preliminari già aggiudicati.

Approvazione Bilancio Gis 2010

Il Sindaco stesso presenta il bilancio della società comunale che gestisce gli impianti sportivi; sostituisce il presidente Nicola De Santis, assente per ragioni di salute.

Dall'esposizione risulta che la gestione ordinaria delle società ha evidenziato - come scrivono i Revisori contabili - «un miglioramento rispetto al passato, al netto dei trasferimenti in conto esercizio, del margine operativo lordo di circa 200 mila euro, grazie ad una politica di contenimento dei costi...».

Critici invece i Revisori sulla scelta contabile di conteggiare diversamente a bilancio alcuni trasferimenti comunali alla società, assegnandoli da fine maggio 2010 alla voce di conto economico "contributi in conto esercizio".

Al di là dei tecnicismi e spiegando la faccenda in parole povere, i fatti stanno così. Una nuova normativa consente diverse interpretazioni applicative per la gestione del passaggio delle risorse dal Comune alla Gis: seguendo una strada si paga l'Iva sui trasferimenti, seguendone un'altra si paga una ritenuta alla fonte del 4% (che poi si recupera): l'interpretazione della legge adottata dalla Gis permette al Comune di risparmiare l'iva sui trasferimenti per un importo di circa 300.000 mila euro l'anno. La scelta di basa anche su un parere richiesto ad un professore universitario di Venezia, il quale ha avallato l'impostazione "risparmiosa";

i Revisori contabili di Gis - come lo stesso Revisore dei conti comunali - pensano invece l'opposto. Spiega il Sindaco che la norma non è chiara e che se un domani vi saranno decreti esplicativi, si pagherà; al momento non sarebbe corretto (parla addirittura di possibile "danno erariale") scegliere la soluzione più penalizzante.

Per Michele Dimai sarebbe opportuno seguire il parere dei Revisori, in quanto i professionisti esterni magari tendono a favorire la società. Dimai lamenta poi il fatto che non sia presente in Consiglio nessun membro del Cda di Gis, puntualizzando polemicamente che in altre sedi sono ben visibili. Gianpietro Ghedina fa presente che la gestione Gis non ha esaudito le aspettative e le promesse, anzi: bob chiuso e Palestra di roccia sovradimensionata; il famoso "profondo rosso" non è cambiato. Aggiunge Luigi Alverà che un dato significativo da aggiungere all'analisi è quello dei 16 eventi in meno nel 2010: «Il grave problema Gis, che neanche De Santis ha risolto, è la misurazione di cosa porta l'attività Gis: in passato ci si basava sulle giornate di apertura e oggi invece non è più stata fatta la valutazione e nemmeno si sono trovati altri metodi: non c'è stata evoluzione». Per Roberto Gaspari nemmeno i conti sono migliorati, tolte le voci straordinarie.

Per il Sindaco 16 è un numero che non considera il dettaglio qualitativo delle manifestazioni. Rilancia poi sull'avvio del cantiere della Palestra di roccia per l'autunno e su alcuni passi in avanti per la Piscina e gli altri impianti con gli Accordi di programma in Regione.

Rinviata l'approva zione del bilancio comunale 2010

Il parere del Revisore dei conti Augusto Pais Becher arriva al protocollo il giorno prima del Consiglio comunale ed è - come ammette il Segretario Agostino Battaglia - «una sorpresa inaspettata». Il Segretario concorda con il Sindaco il rinvio dell'approvazione del Bilancio perché afferma che alle varie osservazioni si può rispondere in maniera adeguata: il Comune ha i conti a posto e una Relazione siffatta darebbe un'idea sbagliata (alla Corte dei Conti in primis) della situazione. Per il Sindaco è opportuno incontrare il Revisore e riportare in aula il Bilancio. Lo stesso Sindaco non risparmia poi una critica alle opposizioni, che in diverse occasioni hanno richiesto per iscritto sia al Sindaco che al Revisore spiegazioni e chiarimenti su diversi aspetti contabili, disapprovando il fatto che da loro arrivino sempre osservazioni tecniche e mai politiche o di indirizzo. Va giù duro deplorando le lettere di richiesta e le denunce, che dice non giovino al clima neanche all'interno degli uffici comunali. Rivanga poi fatti contabili del 2006, a suo dire messi allora in atto per rispettare il patto di stabilità.

Opposizioni al contrattacco, con Gianpietro Ghedina che non perde la calma e replica che alle domande che vengono fatte andrebbe data risposta, sia a quelle politiche sia a quelle tecniche. «Sono tre, quattro anni che noi facciamo richieste e penso che le risposte siano dovute. Per me poi ci sono dei veri e propri buchi. Non ci si deve nascondere.

Del parere dell'organo Revisore c'è da "rabbrividire". Le osservazioni che ho fatto io sono una minima parte rispetto a quelle del Revisore. Anche le risposte sono dovute: Collegio Sindacale e Segretario comunale sono organi di tutti».

Per Etienne Majoni il parere è «agghiacciante». Il Bilancio verrà ripresentato in un prossimo Consiglio comunale.

 

COSA C'E' CHE NON VA NEL BILANCIO COMUNALE?

Il Revisore contabile ha elaborato una Relazione di 50 pagine che contiene analisi, verifiche e parecchie osservazioni e raccomandazioni. Questo documento probabilmente sarà riconsiderato se nel prossimo confronto con l'Amministrazione si arriverà a sistemare o a motivare le operazioni contabili contestate. Cercando di rendere la sostanza, si può dire che, a nostro avviso, l'unica osservazione davvero significativa (e pesante!) per i conti pubblici riguarda la gestione dei residui attivi e passivi.

Queste poste sono un po' come i debiti e i crediti che si riportano da un esercizio all'altro: il problema sorge quando un credito, che si crede sicuro, non si riesce poi a incassare perché prescritto o

perché non ha fondamento. Il Revisore ha insistito parecchio affinché

l'Amministrazione valutasse con attenzione e prudenza soprattutto i "crediti" sospesi. A parere del Segretario ciò è stato fatto, mentre a parere del Revisore evidentemente no: anzi segnala che sono stati stralciati dal bilancio residui aumentando addirittura l'avanzo di 625.000 euro. In particolare nei residui attivi sono stati oggetto di contestazione i contributi al Tavolare e i trasferimenti del fondo Letta. Per capire chi ha ragione occorrerebbe una valutazione, magari di un soggetto terzo (due diligence). Il problema è che se dovessero mancare attività, queste vanno comunque coperte, generando un 'buco'.

Altre osservazioni riguardano: la situazione, le perdite e la gestione della Gis, la necessità di rispondere esaurientemente alla Corte dei Conti (sempre per la Gis), la necessità di rispondere alle osservazioni pregresse del Revisore.

L'impressione complessiva a leggere le carte sembra quella di una certa riluttanza dell'Amministrazione a fornire chiarimenti e spiegazioni. Ed è singolare, tanto più perché (esclusi i residui e talune scelte contabili, di cui vi è piena responsabilità dell'attuale maggioranza), si tratterebbe di spiegare situazioni - come quelle delle partecipate comunali - ormai strutturali al Comune.

Se nelle prime Relazioni una certa sinecura sembrava tollerata, ormai pare si giochi su cambi contrapposti e che nessuno risparmi niente a nessuno. Altrimenti: perché non trovarsi prima della presentazione in Consiglio comunale per un confronto Segretario vs Revisore (e magari vs le Opposizioni, che sul tema dispongono di una notevole competenza)? Visto il pessimo clima complessivo, la domanda è ovviamente retorica.