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I cittadini di Cortina protagonisti in prima persona contro il progetto della stazione. Sono 100 i donatori che hanno partecipato al finanziamento per il ricorso al TAR contro lo screening VIA della Provincia del progetto di riqualificazione della stazione. La cifra raccolta ha superato i 12 mila euro richiesti dall’associazione Comitato Civico Cortina che mancavano per avviare la pratica, raggiungendo in totale 14.088 euro. Una prima parte per elaborare la parte tecnica e urbanistica era stata anticipata tramite altri finanziamenti raccolti dal Comitato Civico. I soldi raccolti in più saranno destinati al proseguo della causa e tutto verrà rigorosamente documentato.
«Dopo le elaborazioni dei tecnici e degli avvocati e la segnalazione della possibilità di ricorso in Provincia contro lo screening VIA, abbiamo pensato di lanciare un appello ai cittadini per raccogliere la somma che mancava, e il risultato è stato incredibile» afferma con soddisfazione Marina Menardi, presidente del Comitato Civico Cortina. «C’è stato un fortissimo segnale da parte della popolazione, che si è mossa istantaneamente con il poco tempo disponibile, dichiarandosi apertamente contro l'impoverimento della cosa pubblica per favorire la speculazione edilizia. Il contributo di ognuno è stato utile alla causa: c’è chi ha donato 10 euro, chi ne ha dati 1000; l’importante è aver raggiunto il risultato. Da parte nostra non possiamo che ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla causa con l’intento di fermare un progetto in un’area centrale di proprietà pubblica, l’unico spazio disponibile per le manifestazioni, dove i volumi edificati passeranno da 4.095 mq a 10.676 mq (+161%) e solo il 25% sarà del Comune, meno di quanto oggi di proprietà».
Il ricorso sulla stazione è stato presentato la scorsa settimana in data 10 maggio dall’avvocato Matteo Ceruti dello studio Ceruti di Rovigo, per conto di Italia Nostra ONLUS e Associazione Comitato Civico Cortina, contro la Provincia di Belluno, il Comune di Cortina, il Ministero della Cultura, Pool Engineering S.R.L. e Regione Veneto. Oggetto del ricorso al TAR è l’annullamento della determina costitutiva dirigenziale della Provincia di Belluno - Settore Acque, Ambiente, Cultura n. 236 dell'11.03.2022 recante verifica di assoggettabilità alla valutazione dell'impatto ambientale dell'intervento di Pool Engineering s.r.l.