Cortina: Dove finisce la logica, inizia la ristrutturazione della ex stazione
    

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Dove finisce la logica, inizia la ristrutturazione della ex stazione di Cortina

Lettere al giornale

19/04/2022

Che il project financing della ex stazione ferrovia di Cortina d’Ampezzo sia frutto di mera ambizione politica - cosa ben diversa dall’interesse pubblico - è evidente. Cercheremo di spiegarlo in pochi schematici concetti.

1 – L’intervento riguarda meno della metà dell’area ex ferroviaria perché il Comune in decenni non si è premurato di usucapire / acquisire la maggiore superficie a sud; tanto comprova un intervento monco, parziale e di dubbia funzionalità quanto una visione progettuale complessiva parrebbe doverosa;

2 – mentre con la mano destra il Comune e la Regione si prodigano nell’individuare nel cosiddetto master plan volumi destinati a nuovi alberghi, curiosamente in stazione non se ne prevede alcuno; per agevolare qualsiasi intervento in loco, si potevano individuare aree alberghiere in zone anche diverse da concedere a titolo di permuta;

3 – ciò si dice perché attualmente, anche in ragione delle ambizioni olimpiche, il settore immobiliare di maggior valore è quello alberghiero;

4 – al contrario, in uno alla crisi del commerciale tradizionale in sede fissa, anche il mercato immobiliare di riferimento in 10 anni ha subito una forte flessione, risultando, rispetto al residenziale e al settore servizi, il meno conveniente;

5 – le notevoli superfici adibite a commercio nell’area in questione rischiano di non trovare destinatari oppure, passato l’entusiasmo, di non garantire ad acquirenti / locatari dignitosi ricavi; a medio lungo temine i negozi in loco rischieranno di replicare il negativo esempio dell’area di Largo Poste ove la galleria Nuovo Centro testimonia il fallimento di aree commerciali antagoniste al Centro;

6 – la creazione di un’importante area commerciale in aperta concorrenza con lo storico corso Italia ove trovano sede plurime attività commerciali, determinerà un impoverimento reciproco atteso - anche ove in prospettiva recuperate quote di mercato turistico – sarà difficile anche solo immaginare un mercato per tutti;

7 – mentre si dibatte ovunque per decidere quali soluzioni dare ai Centri Storici svuotati per sciagurate scelte volte a spostare l’asse del commercio, l’Amministrazione locale opera manifestamente contro corrente, offrendo un’alternativa in danno di una realtà consolidata e sufficiente.

Conclusivamente, pare evidente che le scelte operate dall’Amministrazione hanno lo scopo di soddisfare un contingente ed immediato interesse meramente immobiliare dell’operatore economico chiamato a fare cassa per edificare: nulla importa se il risultato determinerà per il commercio minimi vantaggi al mero consumatore, contro grandi danni a decine di esistenti attività commerciali del paese.

Il risultato sarà spostare i fatturati e ben difficilmente creare nuova ricchezza: tanto per qualche decina di parcheggi, un auditorium della musica di dubbia utilità e poco altro.


Un cittadino