Opere olimpiche e pista di bob, tra ritardi e possibili aumenti di costo
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Opere olimpiche e pista di bob, tra ritardi e possibili aumenti di costo

Associazione Comitato Civico Cortina

03/04/2022

«Abbiamo vinto la candidatura nel 2019, perché il 92% delle strutture già esisteva: siamo al 1° aprile del 2022, dovremmo già avere gli impianti pronti per i test event, ma siamo fermi». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in conferenza stampa, al termine della Giunta nazionale.

Solo pochi giorni prima, il 22 marzo, alla domanda se si va avanti con la pista di bob, il presidente del Veneto Luca Zaia ha risposto così dai microfoni di Radio Cortina: «Assolutamente sì, guardi, io sto seguendo da vicino tutto il dossier delle Olimpiadi e posso dire che si sta procedendo, ovviamente con non poche preoccupazioni visto e considerato che i tempi son tempi abbastanza tirati e anche in virtù del fatto che abbiamo avuto 25 mesi di Covid; ieri è stato il 25° mese di Covid. Poi il problema della guerra in Ucraina, che a qualcuno potrà anche sembrare distante dal tema delle Olimpiadi, ma è molto vicino; perché pensate solo al tema dell’esplosione dei prezzi delle materie prime e di ciò che significa per i cantieri. Quindi noi abbiamo appalti o programmazione fatti tenendo conto dei costi di realizzazione che rischiano di aumentare del 10%. 20%, 30%: questo vuole dire dover ritarare tutto. Ne ho parlato anche ieri con il ministro Franco; so che il ministro è sul pezzo. Immagino che si provvederà a livello nazionale. Ma in generale per i cantieri c’è un problema ormai oggettivo: i Comuni ci dicono che per molti appalti  non si presentano più aziende. C’è difficoltà perché le aziende hanno l’incertezza dell’aumento dei prezzi e non sanno se poi potranno rispettare l’offerta fatta. Dall’altro il Comune non è che possa lasciare l’offerta aperta in base a quello che accadrà sui mercati dei prezzi delle materie prime, perché poi rischia di fare un buco di bilancio». 

Non servono commenti.