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Atleti del curling di Cortina senza il palazzetto a rischio per i Giochi del 2026

Marina Menardi

16/02/2022

«Senza il palazzetto del curling Cortina rischia di arrivare alle Olimpiadi del 2026 in casa senza atleti adeguatamente preparati. La struttura ancora non c’è, e se i lavori non partono entro questa primavera, rischiamo di non riuscire a portare i nostri atleti e di farci superare da altri club che invece possono allenarsi in strutture idonee».  

La medaglia d’oro di Stefania Constantini nel curling doppio misto è ancora caldissima, e Diana Gaspari, presidente dell’associazione Curling Cortina, ex giocatrice della nazionale, istruttrice federale, parte all’attacco per denunciare il grave ritardo per la costruzione del palazzetto del curling presso lo stadio del ghiaccio. Insieme a lei, nella conferenza stampa, ci sono anche Alessandro Zisa, presidente del Curling Club Dolomiti, Massimo Antonelli (Curling Club 66) e Angela Menardi (wheelchair curling). «Vogliamo avere risposte ufficiali per il nuovo curling center, sapere quando sarà la data di inizio lavori, non possiamo più aspettare. È dal 2014 che aspettiamo, tra un progetto e l’altro e continue promesse». 

Il palazzetto del curling in stazione era crollato sotto il peso della neve nell’inverno 2014. Allora a Cortina vi erano 6 club attivi in questo sport con 150 persone iscritte, tra atleti e amatori. Per un anno le squadre sono dovute andare ad allenarsi a Claut, in attesa di avere uno spazio all’interno dello stadio del ghiaccio. Ma il ghiaccio dello stadio olimpico non è adatto per questo sport.

«Abbiamo grandi prospettive olimpiche, ma con il ghiaccio in queste condizioni non possiamo allenarci come dovremmo, perché è troppo diverso rispetto a quello che incontriamo nelle partite ufficiali. Per mantenere il vivaio abbiamo bisogno di piste adatte» spiega Gaspari. 

In questi anni di difficoltà negli allenamenti le squadre di curling da sei sono scese a due, e i tesserati sono dimezzati, perdendo la fascia degli amatori. Ciò nonostante, gli sforzi del curling ampezzano sono stati ampiamente ripagati al momento. 

«Nonostante tutto siamo riusciti a portare 8 atleti nelle nazionali junior, tre nella nazionale femminile, e ora l’oro di Stefania Constantini, e per le Paralimpiadi Cortina è l’unica squadra wheelchair in Veneto» spiega Gaspari. «Stefania ha dovuto spesso andare in Trentino per potersi allenare sul ghiaccio giusto per andare alle Olimpiadi. Senza la struttura ora rischiamo di negare ai nostri giovani la partecipazione alle Olimpiadi a Cortina nel 2026. Se il nuovo centro non si farà in fretta, l’intero movimento del curling a Cortina verrà cancellato dopo 70 anni». 

LO STALLO NEL PROGETTO

Ciò che preoccupa i rappresentanti del curling ampezzano è lo stallo in cui si trova l’attuale progetto del palazzetto del curling. Questo è in mano al commissario per le opere dei Mondiali del 2021 Valerio Toniolo. 

«Sette anni sono andati persi, prima in un progetto che era stato assegnato a Seam, ma che poi non è più andato avanti. L’iter del nuovo palazzetto è stato dato in mano al Commissario straordinario per i Mondiali per velocizzarne l’iter, come ci ha spiegato il sindaco, ma è bloccato da 7 mesi e non capiamo perché» spiega Alessandro Zisa. «La Conferenza dei Servizi è stata fatta, con tutti gli enti d’accordo, è stato fatto il progetto preliminare, manca il progetto esecutivo e il bando per l'assegnazione dei lavori. Abbiamo chiesto molte volte aggiornamenti su dove fosse il blocco. Solo ieri sera (lunedì 14 febbraio, ndr) è arrivata la mail del Sindaco in cui conferma la volontà dell’amministrazione di procedere e ci invita ad un nuovo incontro. Noi siamo sempre stati disponibili, però non abbiamo le competenze per capire cosa serve a questo punto per sbloccare l’iter. Non vogliamo trovare un colpevole ma fare in modo che si agisca, subito».

IL PROGETTO

Il progetto del nuovo curling center prevede una struttura interrata sotto l’attuale parco giochi allo stadio, ovvero l’ex pista di pattinaggio all’aperto. L’entrata è dalla facciata sud, dove un tempo si accedeva alla sede di Telecortina. Sono previste tre piste di ghiaccio, in modo tale da poter entrare nel circuito dei tornei, nuovi spogliatoi, un bar, adeguamenti per il wheelchair curling. L'opera è finanziata dai Fondi per i Comuni di confine per un milione e mezzo di euro e dal Comune di Cortina per la parte restante. Il Comune ha già stanziato 3.600.000 euro. L'intervento di costruzione durerà dai 12 ai 24 mesi.