CLIMA AVVELENATO NEGLI UFFICI COMUNALI: ORMAI NON SI SALVA PIU’ NESSUNO
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

CLIMA AVVELENATO NEGLI UFFICI COMUNALI: ORMAI NON SI SALVA PIU’ NESSUNO

Marina Menardi

01/08/2011

Ancora malumori tra il Sindaco e il Segretario, da una parte, e i dipendenti comunali dall'altra. La miccia che fa scoppiare l'ennesima bega nell'organizzazione comunale nasce dallo spostamento di Anna Rosa Martinelli, dipendente da 15 anni all'Ufficio dei Lavori Pubblici, e da trenta in totale nel comune di Cortina d'Ampezzo, trasferita dai Lavori Pubblici alla Polizia Locale. Uno spostamento contestato da sei colleghi dell'ufficio, che hanno inviato al Sindaco e al Segretario una lettera di sostegno alla collega e di disappunto per il modo in cui hanno agito. I sei, infatti, contestano il fatto che la signora Martinelli, ma nemmeno l'Ufficio dei Lavori Pubblici, non sia stata almeno avvisata personalmente dello spostamento, ma l'abbia saputo dal protocollo del Comune, mentre alcuni colleghi del Municipio Nuovo già erano a conoscenza del fatto. I dipendenti dei Lavori Pubblici si dichiarano inoltre preoccupati per il loro futuro lavorativo, in quanto domani potrebbe toccare ad uno di loro di essere «colpiti dalla mano oscura della riorganizzazione punitiva, in quanto non vi è ufficio del Comune di Cortina che non sia stato già colpito». La contestazione, secondo quanto riportato nella lettera, riguarda essenzialmente l'aspetto umano, al di là di quello lavorativo. «Abbiamo anche noi in quanto esseri umani una dignità, anche se non viene presa in considerazione». Per farsi sentire, i dipendenti comunicano di inoltrare le loro rimostranze per conoscenza anche alla Stampa.

Il Sindaco, che di certo non ha mai disdegnato di finire sui giornali con titoli chiassosi, anticipa l'intento dei dipendenti e anticipa tutta la corrispondenza e un suo commento ai giornali. «Niente di punitivo» spiega il Sindaco nella lettera ai dipendenti, «solo un ulteriore cambio di ufficio». Secondo il Sindaco la sostituzione della signora Martinelli con Elena De Bernardin porterà ad una maggiore efficienza dell'ufficio dei Lavori Pubblici. Infine, il primo cittadino si augura che «né io né voi dovremo più perdere tempo con corrispondenze di questo tipo».

Più polemico il tono della nota inviata alla stampa, in cui Franceschi paragona alcuni dipendenti al «ragionier Fantozzi», invitando chi disapprova le iniziative della riorganizzazione comunale ad accomodarsi «fuori dal Municipio». «Chi vede gli spostamenti come una punizione evidentemente o ha piccoli interessi personali da tutelare oppure deve avere la coda di paglia e soprattutto dimostra poco rispetto per gli altri servizi del Comune, che hanno tutti invece la stessa dignità», incalza Franceschi.

Un atteggiamento che ha innescato subito polemica, portando anche le minoranze congiunte a replicare (vedi comunicato nelle pagine seguenti). Nei suoi comunicati il Sindaco sostiene di voler mettere mano a tutte le sacche di inefficienza, per migliorare il servizio ai cittadini; da quando è stato eletto, tuttavia, l'apparato amministrativo non ha più avuto pace e la frequenza di spostamenti, polemiche, dimissioni è abituale e imbarazzante.

Il problema dunque non è nuovo, e non riguarda solo l'Ufficio dei Lavori Pubblici. L'attacco ai dipendenti comunali è iniziato dopo tre mesi di insediamento della nuova Amministrazione con l' allontanamento di tutti e cinque i dirigenti in blocco, accompagnato da una pesante campagna mediatica contro di loro, con conseguenti denunce da parte di queste persone nei confronti del primo cittadino. A questo, si è susseguita una serie di spostamenti all'interno degli stessi uffici con l'intenzione di ottimizzare il funzionamento della macchina comunale.

Questa organizzazione evidentemente, dopo quasi cinque anni, è ancora in atto, e da come si può verificare frequentando gli uffici, i risultati non sono stati ancora raggiunti. Anzi, pare che a forza di appiccare incendi, si respiri un'aria da "terra bruciata".

Alla redazione di questo giornale venne inviata nel settembre scorso una lettera firmata «un avvilitissimo dipendente comunale», in cui l'anonimo scrittore cercava di spiegare la scoraggiante situazione interna attuale dei dipendenti. Una lettera da noi non pubblicata, in quanto anonima, ma che comunque abbiamo tenuto ben presente e che ora torna di attualità.

Per altra evidenza, possiamo riportare quanto scritto dal Comandante della Polizia Locale Nicola Salvato nella relazione al Bilancio consuntivo del 2010: «Un problema che si riscontra, già evidenziato nel 2009, è la frizione e la scarsa collaborazione che gli altri Uffici del Comune riservano al Comando, cosa che appare immeritata, ma forse riconducibile alla diffusione di veleni e ostilità da parte di qualche scontento collega».

La situazione interna all'organico comunale non è quindi serena su diversi fronti, ed è difficile in un clima così teso poter sperare di raggiungere qualche risultato.

 

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO ALLA STAMPA

 

«La verità è che chi amministra il Comune ha l’obbligo di avere sempre ben presente il quadro complessivo di tutti gli uffici e non può certo limitarsi a ragionare per singolo servizio. Gli spostamenti che ci sono stati in passato, così come quello in oggetto e cosi come quelli futuri, sono e saranno sempre fatti per armonizzare al meglio la qualità dei servizi resi ai cittadini, con buona pace anche di qualche dipendente scontento. Chi vede gli spostamenti come una punizione evidentemente o ha piccoli interessi personali da tutelare oppure deve avere la coda di paglia e soprattutto dimostra poco rispetto per gli altri servizi del Comune, che hanno tutti invece la stessa dignità. Tengo poi a precisare un concetto generale: i dipendenti del Comune sono al servizio dei cittadini e non viceversa. Non sono pagati per scaldare la poltrona e devono comportarsi sempre con professionalità, devono agire con spirito di collaborazione e soprattutto devono avere in ogni occasione un atteggiamento educato e di rispetto nei confronti di tutti i loro interlocutori. Il collega Matteo Renzi ha detto che nel Comune di Firenze i dipendenti sono peggio di Fantozzi. Io dico che fortunatamente a Cortina buona parte di chi lavora in Municipio è composto da persone serie, capaci, disponibili e che hanno a cuore il lavoro che fanno. Purtroppo però c'è anche una fetta minoritaria di persone che se lavorasse in un'azienda privata durerebbe un'ora prima di essere spedita con un calcio nel sedere, mentre nel settore pubblico si fa forza del fatto di non poter essere licenziata. Dipendenti che appartengono proprio alla categoria del Ragionier Fantozzi, del Ragionier Filini, della Signorina Silvani, o peggio ancora del Super Mega Direttore Galattico con la poltrona in pelle umana e le 100 piante di ficus. Fuor di metafora c'è infatti qualche dipendente che lavora male, che si ritiene intoccabile e che crede di essere il padre padrone del proprio ufficio, assumendo atteggiamenti irrispettosi verso i cittadini e trattando la gente con fastidio e supponenza. Deve essere chiaro che anche per questi signori la campanella della ricreazione è suonata e che certi atteggiamenti non verranno più tollerati. Se a qualche dipendente questo richiamo non piace, il problema è tutto loro e se vogliono accomodarsi fuori dal Municipio troveranno sicuramente la porta aperta. Ciò che sta a cuore all'Amministrazione comunale infatti sono solo la qualità del servizio e il rispetto dei cittadini».

 

LA DICHIARAZIONE DELLE MINORANZE

 

Il Sindaco di Cortina si lancia all 'insulto dei dipendenti

Tutta la comunità deve essere particolarmente preoccupata per le intemperanze del Sindaco contro i dipendenti. Non sono il rimprovero di un bravo amministratore che si lamenta dell'inefficienza della Pubblica amministrazione "modello Brunetta/Renzi" (come vi diranno tramite comunicati stampa, articoli e interviste fumose), ma di un amministratore alla deriva che non sa più (se mai lo ha saputo) cosa fare! E aggiungiamo "purtroppo" per tutti noi e per i danni che oggi tutti noi sopportiamo per questa triste situazione. Queste intemperanze sono il segno che si è giunti al culmine di un gravissimo percorso che, al di la' dello stato umorale del Sindaco, è il segno del reale e attuale disfacimento del comune di Cortina. Tutti lo sanno anche se pochi hanno il coraggio di dirlo a voce alta. Noi ne abbiamo il dovere morale e giuridico, quali consiglieri comunali eletti. Tutti i cittadini, nessuno escluso, ma soprattutto i consiglieri comunali, e ci rivolgiamo alla maggioranza o meglio a quel che resta di essa, devono valutare con attenzione una situazione che è degenerata sino al punto che si dovrebbe giungere ad un commissariamento del Comune. Chiediamo che la maggioranza, se non vuole ascoltare noi, ascolti quanto meno l'ultimo grido dell' ex assessore Etienne Majoni l'altra sera in Consiglio comunale, "uno di voi", insieme a Paola Valle, a Teodoro Sartori, a Pietro Ghedina e a tutto il gruppo che ormai tace per imbarazzo.

È bene sottolineare, prima che giungano le solite mistificazioni, che il comune di Cortina ha sempre funzionato. E anche bene. La sua azione, con i suoi oltre 100 dipendenti è sempre stata assicurata con professionalità e dedizione.

Oggi non è più così. Dal giugno del 2007. Perché ? Solo e solamente per l'incapacità totale ed assoluta di un gruppuscolo di amministratori, in testa il Sindaco, il Vicesindaco e qualche altro Assessore, che hanno lanciato ogni sorta di pietra contro il Comune sino a distruggerlo: fisicamente! Il sentore lo abbiamo avuto l'altro ieri in Consiglio comunale dove ci sono volute 50 pagine di segnalazione di plateali errori e buchi di bilancio scritte di pugno dal Revisore dei Conti per gridare alla maggioranza che il Comune è amministrato come peggio non si poteva. Tutte liquidate con arroganza e sprezzo (ci vergogniamo per il silenzio dei Consiglieri di maggioranza) come "tecnicismi", beato il Sindaco, che pensa che sperperare denaro pubblico e scrivere nel bilancio che tutto va bene sia un gioco. Evidentemente la sua scarsa esperienza di lavoro e di vita lo rende leggero in tutto. Peccato che i soldi e il Comune siano di tutti noi.

Ora l'attacco è ai dipendenti. Diretto, irriguardoso, infondato, segno di perdita di controllo. In realtà questo è l'epilogo di un attacco strisciante e troppo spesso sottovalutato dai cittadini, che era iniziato con i dirigenti, che è continuato con coloro che i dirigenti hanno sostituito e che adesso, che non si sa più come fare, è arrivato ai livelli più bassi. La struttura è distrutta! I servizi allo sbando. Non funzionano gli uffici, e non certo per colpa del personale, ma in primis per colpa di chi lo dirige (il Segretario) che seppure con uno stipendio da "casta", non ha né il tempo (part-time) e secondo noi neanche le capacità per farlo. Se questo è il desolante quadro generale qualche dubbio sugli ultimi accadimenti però ci assale e siccome , come usa alle volte dire il Sindaco, a pensare male si fa peccato , ma di solito ci si azzecca, non è che per caso c'entrano i lavori di urbanizzazione di Pian da Lago, visto che nei primi 4 anni di amministrazione Franceschi è uno dei pochi cantieri seguito direttamente dai Lavori Pubblici? Che fare adesso? Non certo tacere e occuparsi delle proprie attività con la scusa che c'è la stagione. La stagione "NON C'E'" proprio per la vergognosa conduzione del Comune di Cortina, che ha trascinato allo sfascio le associazioni turistiche ed economiche del paese, con l'aiutino di qualcuno interessato solo dal proprio tornaconto. Bisogna ricominciare a pensare che il Comune è una cosa seria, non il gioco di quattro ragazzini mal consigliati, e che il nostro futuro comincia quando questa amministrazione sarà il passato. Ne prendano atto urgentemente quei due o tre consiglieri che sanno cosa stanno facendo e ne traggano le conseguenze.

 

Cortina Dolomiti Cortina oltre il 2000