Mettiamo in fila alcuni appunti.
La procedura di sistemazione della piscina sta diventando una farsa: a fine gennaio 2022 festeggiamo il decennale dalla chiusura fra annunci di imminente inizio lavori e rinvii.
Dopo una lunga trattativa con l’Associazione Facciamo un nido, il Comune reclama 6.000 euro al mese di affitto dai genitori della scuola Montessori.
Il cinema Eden di Cortina è stato chiuso nel febbraio 2020 a tempo indeterminato, ed è in attesa di ristrutturazione. Ma, dicono dal Comune, non ci sono i soldi.
I bei prati di Gilardon sono ancora ricoperti da uno stradone di ghiaia lascito dei Mondiali - uno scempio ambientale ed economico - e la strada per Rumerlo non è ancora finita (data fine lavori prevista al 3 novembre 2020, con tanto di supervisione del Commissario).
Gli autobus urbani non girano la domenica perché non ci sono gli autisti.
Il circolo del tennis è sotto sfratto e non si sa niente sul suo futuro: farà anch’esso la fine della piscina e del cinema Eden?
La pista ciclabile versa in condizioni pietose. La sua sistemazione è finanziata ed è in mano al commissario per i Mondiali, ma di ciò non ci sono notizie.
Stadio dello sci di fondo: non pervenuto.
Convitto per studenti: non pervenuto.
Illuminazione ex ferrovia tratto Coiana-Zuel e sottopasso a La Riva: non pervenuti.
Programmazione del territorio: non pervenuta.
Strade, marciapiedi, arredo urbano: il degrado lento e inesorabile.
La situazione stradale invernale? Speriamo che non nevichi, altrimenti saremo paralizzati.
La nuova cabinovia Son dei Prade - Bai de Dones, tanto voluta dagli operatori del settore, quest'inverno verrà gestita dalla Se.Am: speriamo che sia solo una soluzione temporanea e che qualcuno se la prenda in carico dall'anno venturo!
I lavori infiniti sulla circonvallazione! Il cantiere della curva sul Bigontina si sta avvicinando al terzo inverno, il ponte di Crignes non pervenuto… il tutto sempre parte del pacchetto mondiali. Ma non sono già finiti i Mondiali?
E l'autorizzazione per trasformare il prato ai Ronche in discarica?
Il dramma è che non mancano i soldi, anzi. L’idea politica di base è di assecondare le ambizioni dei politici regionali o gli appetiti dei costruttori privati, trascurando necessariamente gli obblighi verso la popolazione locale. La denatalità è un indicatore spietato.
Sul fronte rappresentanza e presenza social, invece, tutto ok. Bla, Bla, Bla.
Di questo sta soffrendo anche l’economia reale; gli imprenditori non trovano personale, così come la stessa amministrazione pubblica. Perdiamo i giovani, e la qualità dei servizi peggiora, anche a scapito della stessa offerta turistica che non si sostiene certo con i sogni di gloria, ma con progetti seri, sostenibili e lungimiranti.