Risulta a mio avviso quanto meno incauto prestare ancora attenzione alla incredibile vicenda della nuova (o vecchia e rinnovata) pista di bob a Cortina!
Ma è mai possibile che in un paese in cui da decenni si tollera un sistema viario a dir poco primordiale consentendo – tra l’altro – impunemente l’attraversamento della principale via cittadina da parte di autotreni, pullman autobus, auto moto e via enumerando e rendendo letteralmente invivibile quella via ridotta ad una vera e propria camera a gas per coloro che la abitano e la attraversano, si possa ipotizzare un qualche impegno economico per attivare un impianto sportivo inutile?
Gli organizzatori se ne facciano una ragione: il bob come lo slittino e lo skeleton rappresentano un passato senza alcuna storia se non quella del passato: il famoso trampolino di Zuel, usato nel lontano 1956 in occasione di quelle Olimpiadi, e poi completamente abbandonato, ne è il più fulgido esempio.
La signora Cristillin da voi intervistata, presidente del Museo egizio di Torino ha - tra l’altro – affermato testualmente:” La differenza non la fa il fatto che a Cortina una pista da bob c’è, perché la differenza sta nel cambiamento di regolazioni”(rectius regolamenti) ” e sensibilità verso l’ambiente avvenuto dal 1956 ad oggi. Non basterebbe risistemare quello che è stato messo in piedi 65 anni fa, anche sulla base della diversa dimensione dei giochi e del pubblico che li segue”.
In sostanza quel monumento al nulla che rappresenta la vetusta pista di bob quant’anche rinnovata e resa adatta alle moderne Olimpiadi, resterebbe null’altro che simile ad una mummia del famoso museo egizio: ma con certamente un minore appeal.
Lasciamo quindi che le prove olimpiche di bob vengano svolte nella vicina Austria e Cortina dedichi maggiore ed urgente attenzione economica e fattuale alla salute dei propri cittadini ed ospiti, agli alveoli dei loro polmoni ed agli ammortizzatori delle loro auto.
Cordialmente
BdC