Come leggere il bilancio
Per spiegare i documenti del bilancio comunale adottiamo alcune drastiche semplificazioni che speriamo compensino in chiarezza quanto perdiamo in rigore tecnico.
La stesura del bilancio parte dalle risorse disponibili per la spesa.
Una volta definite le entrate, si pensa a come spendere.
Per la spesa però c'è un vincolo.
Si possono spendere in attività correnti - cioè i costi di funzionamento per i servizi comunali
- solo le risorse dello stesso tipo.
Detto altrimenti: non si possono vendere immobili o contrarre debiti per pagare le uscite correnti (e le rate dei mutui).
Questa semplice accortezza permette di non squilibrare i conti ed è un principio intuitivo e di buon senso; nessun padre di famiglia vende la casa per pagare le vacanze o l'abbonamento ad internet. Il Patto di stabilità in pratica impone questo equilibrio.
Le spese di investimento - le spese in conto capitale - sono invece finanziate dagli avanzi di amministrazione, dai mutui, dalle alienazioni o dagli introiti comunque riferibili al patrimonio immobiliare del Comune (e i diritti edificatori 'potenziali' - le concessioni - sono da considerare tali, perché sono un 'bene' pubblico limitato).
Le entrate correnti
Il Comune di Cortina ha il privilegio di incassare un importo molto importante dall'imposta comunale sugli immobili. Sul totale dei 12 milioni di euro di tributi, la somma di 9,5 milioni proviene dall'Ici (di cui 7,5 milioni dall'imposta sulle seconde case). Circa un quarto dell'Ici s'incassa dall'imposizione dei fabbricati produttivi, rispetto alle abitazioni. Da quest'anno è stato abolito dal Governo il tributo sulla prima casa, trasferendo però dallo Stato al Comune il mancato incasso, pari a 656.306 euro, di cui circa 450.000 già accreditati. Si capisce bene che il vantaggio di avere il maggior introito di bilancio garantito dall'Ici è quello di potere programmare una gestione corrente senza troppe incognite; inoltre va considerato che l'imposta è sotto il controllo locale e che vi sono ancora eventuali margini di manovra sulle aliquote.
Nel 2009 non verranno comunque aumentate le imposte a carico dei cittadini.
Vi è una minima diminuzione degli introiti dallo Stato per il «costo della politica» di circa 16.000 euro e di altri 11.000 euro di contributi ordinari. E' invece importante registrare l'entrata di 216.534 euro quale contributo per i Comuni confinanti con le Province di Trento e Bolzano, in base alla legge n. 266 del 2005.
Le entrate dall'urbanistica
Una voce di entrata decisiva per consentire gli investimenti sono i proventi per gli oneri dalle urbanizzazioni, dalle convenzioni urbanistiche, dai condoni e dai Piruea.
Dalle urbanizzazioni sono stimati introiti per 400.000 euro; 5.000 euro entrano da condoni; 300.000 euro si incassano da convenzioni urbanistiche art. 9 Npa del Piano regolatore. Dai Piruea (programmi integrati d'intervento) si conta di ricavare nell'anno ben 10.452.140 euro.
Da parte dell'Amministrazione vi è la buona speranza di fare cassa con l'urbanistica (nel 2008 i Piruea sono rimasti fermi); con i nuovi criteri deliberati da poco per i Piruea, con i Pua attivati (ad esempio Pontechiesa), o in attivazione (come la zona di partenza dell'ex funivia Pocol in centro) e con l'attesa di una ripartenza delle operazioni edilizie, vi è la concreta aspettativa di rimpolpare i conti comunali.
Il Direttore generale Battaglia conferma che le previsioni delle entrate urbanistiche di bilancio sono 'di massima', ma assolutamente realistiche; in ogni caso dichiara che prima si contabilizzeranno gli incassi e poi si procederà alle spese (come suggerisce lo stesso Collegio dei revisori).
Non sono previsti nuovi mutui, nonostante la possibilità teorica di poterne accendere. E' invece in programma la vendita di un immobile residenziale, la «Casa del Capitano», in località Crignes per 2.000.000 di euro.
Le spese correnti
La gestione delle spese è impostata su una crescita contenuta (+3,57%). Le scelte politiche sono indirizzate unicamente alla revisione delle voci di spesa e ad una rimodulazione delle priorità.
Un commento tecnico sulle decisioni di incrementare una voce - ad esempio le spese per la promozione turistica - rispetto ad altre, è improponibile, considerata la discrezionalità politica di operare su un capitolo piuttosto che un altro.
Al cittadino deve però essere chiaro che non è corretto sentirsi rispondere, ad una richiesta d'intervento: «Non ci sono soldi»; più giusto è invece dire: «ci sono altre priorità». Fra i compiti della politica vi è infatti la responsabilità delle scelte e il giudizio di merito va espresso - a nostro avviso - sull'insieme della strategia amministrativa; ha poco senso commentare il dato di meno 39.400 euro dal servizio Biblioteche e Musei, piuttosto che l'importo di più 21.874 euro destinato alle Scuole.
Gli investimenti
Il bilancio prevede spese in conto capitale per 11,5 milioni di euro.
Il programma delle opere pubbliche è a dir poco 'imperiale':
80 milioni di euro (160 miliardi di lire) da avviare in tre anni, con una previsione per il 2009 di 13 iniziative, 25 milioni di euro da impegnare (di cui 18 milioni che arrivano da partner privati).
La quota pubblica dei soldi necessari per le iniziative viene in massima
parte ricavata dalle concessioni legate ai «Piruea»: per questo motivo il piano delle opere pubbliche non finanziato dai privati (vedi la tabella) sarà avviato solo se si troverà un accordo con i proprietari per innescare i Piruea.
E' parziale dire, però, che tutto il piano dei lavori pubblici è condizionato dalle scelte dei privati-Piruea; solo nel 2009 vi sono infatti a bilancio quasi 18 milioni di opere pubbliche completamente finanziate da capitale privato: queste operazioni dovrebbero dunque partire, non avendo vincoli finanziari. E' ovvio che in questa sede non si entra nel merito se sia plausibile che un investitore riesca a rientrare dei 10 milioni di euro da spendere per un parcheggio all'ex piazza del mercato (il park semiinterrato a Pontechiesa ha guadagnato 31 mila euro nel 2007), senza contare su alcun plusvalore 'residenziale' (come ampiamente garantito dall'Amministrazione) e con i tempi che corrono; tali analisi saranno comunque possibili solo attraverso la verifica dei 'piani finanziari' allegati alla presentazione delle operazioni di «finanza di progetto».
Le opere pubbliche in programma sono riportate nella tabella che riportiamo in pagina; tutte le opere previste per il 2009 sono nella fase dello «studio di fattibilità» (cioè della valutazione di massima); della maggior parte di esse abbiamo ampiamente trattato nei numeri di Voci di marzo, aprile e maggio 2008.
L'unico commento che ci permettiamo è la mancanza di un intervento significativo sul fronte delle sistemazioni dei danni causati dalle nevicate abbondanti (e dai difficili sgomberi neve) sulle strade, marciapiedi, recinzioni, paletti, …; inoltre è forse opportuno - in certe situazioni - con il pretesto della riparazione dei danni, procedere ad una sistemazione definitiva di talune situazioni degradate.
Osservazioni del Collegio Sindacale al Bilancio preventivo 2009
(sintesi)
1. Le società partecipate non hanno presentato il pre consuntivo 2008.
Il Comune deve dotarsi di procedure di controllo per impostare e monitorare i processi decisionali nelle società partecipate (Gis e Seam) al fine di essere tempestivamente a conoscenza delle evoluzioni di gestione e soprattutto degli investimenti;
2. Il Comune deve assegnare alla Gis e alla Seam le direttive volte al miglioramento della economicità di gestione;
3. L'Amministrazione deve provvedere al monitoraggio e al possibile contenimento delle spese per l'acquisto di beni e servizi e per i trasferimenti;
4. Il Comune dovrà provvedere a comunicare ai proprietari la natura di area fabbricabile del terreno posseduto;
5. Le previsioni di spesa in conto capitale sono in gran parte finanziate da introiti di «Piruea». I Revisori raccomandano che le spese in conto capitale finanziate da «Piruea» siano assunte solo quando esista la certezza dell'introito e che lo stesso introito sia confermato su base documentale con particolare prudenza.
N.B.: Sono escluse le «raccomandazioni» necessarie per legge (ad esempio sollecitare il monitoraggio del Patto di stabilità)