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«Cortina punti sulle Paralimpiadi per un’accessibilità aperta a tutti»

Marina Menardi

19/09/2021

Le Paralimpiadi possono essere l’occasione per una riqualificazione delle strutture e infrastrutture di Cortina d’Ampezzo, per renderla una località turistica senza barriere architettoniche e accessibili anche alle persone diversamente abili. 
È questo il concetto portato dall’architetto Ambra Piccin all’incontro che si è tenuto giovedì 16 settembre a Milano, e trasmesso in diretta sulla piattaforma Zoom, all’interno del ciclo di eventi titolato “Winter Games MilanoCortina2026 Hospitality & Development”, organizzato da  Contract Network, il portale di informazione di Contract Book che si dedica anche al settore dell’ospitalità. 

Piccin è intervenuta all’incontro come ospite in rappresentanza della città di Cortina, candidata assieme a Milano ai Giochi Olimpici del 2026. L’argomento era la ricettività alberghiera e le possibilità di rinnovamento dell’offerta turistica sportiva e generale che si potranno avere da qui ai Giochi del 2026. 

«Le Paralimpiadi sono una grande occasione per Cortina per riorganizzare i propri spazi che siano accessibili a tutti, nessuno escluso. Non dobbiamo più pensare a Olimpiadi di serie B e di seria A o a spazi di serie A e di serie B. Persino la IUAAV – l’Università di Venezia di Architettura, ha manifestato interesse per uno workshop su Cortina per studiare il tema». 
Piccin ha anche illustrato ai presenti la recente costituzione di una nuova associazione, “Cortina senza confini”, le cui socie fondatrici sono Claudia Gottardo, avvocato di Jesolo, Roberta Alverà, presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina, e Elena Galli, di Unionfidi Veneto. L’associazione tutta al femminile si pone come obiettivo l’organizzazione di eventi da qui ai Giochi del 2026 sul tema dell’inclusione in generale. 

«L’associazione è nata per fare un percorso di sensibilizzazione riguardo al tema dell’inclusione in generale, in modo tale da arrivare pronti alle Paralimpiadi, che troveranno a Cortina la sede principale delle gare» spiega Roberta Alverà, socia fondatrice. «L’intenzione è di organizzare una serie di eventi ad hoc su queste tematiche: sport, turismo, accoglienza per le persone diversamente abili, le quali non sono solamente i portatori di handicapp, ma anche ad esempio le persone anziane. Punteremo anche sulla formazione: come accogliere queste persone da qui al 2026. Tante volte se n’è parlato, ma al momento non è ancora stato fatto nulla in questo senso. Questo sarà il nostro contributo». 

Il lancio ufficiale di “Cortina senza confini” avverrà l’11 ottobre alla fiera di Longarone “Dolomiti Show”. Il progetto prevede due eventi ogni anno a partire dal 2021, durante i quali saranno affrontate trasversalmente tutte le tematiche legate a sport, turismo, scuola, cultura, formazione, sicurezza, digitalizzazione. 

«Non abbiamo ancora un calendario, ma sicuramente faremo qualcosa nel fine settimana del Fashion Weekend, come inizio delle nostre attività» aggiunge Alverà. 

A Cortina si svolgeranno la maggior parte delle gare delle Paralimpiadi, con tutto lo sci alpino, lo snowboard e il curling; saranno assegnate 41 medaglie su 80, vale a dire il 50%, mentre per le Olimpiadi le gare assegnate sono poco meno del 15%: curling, sci alpino femminile, bob, skeleton e slittino. 
 

Nella foto: Ambra Piccin (la prima seduta da sx) durante l'incontro a Milano sul tema “Winter Games MilanoCortina2026 Hospitality & Development”, organizzato da Contract Network