«Il bilancio che abbiamo trovato era un bilancio non veritiero, le entrate più importanti semplici voci astratte…, come se nel vostro bilancio casalingo ci fosse il corrispettivo del servizio buono di piatti, che però dovete ancora vendere. E i primi a riconoscerlo sono stati proprio i revisori dei conti del Comune che avevano anche informato l'ex Sindaco della reale situazione del bilancio comunale».
Sono le parole che il Sindaco di Milano ha scritto ai suoi concittadini dopo appena due mesi dal suo insediamento. Le parole sono però un ammonimento anche per la nostra realtà locale, con una diatriba che pare copiata da quella milanese e che vede contrapposti l'Amministrazione (Segretario Direttore generale in testa) e il Revisore contabile: si tratta di numeri e non di opinioni, e si è rinviata l'approvazione del bilancio 2010 del comune di Cortina proprio per valutazioni discordanti.
Chi subentrerà la prossima primavera in Municipio - fosse anche l'attuale Sindaco - ha il diritto di trovare almeno i conti attendibili. Per assicurare questo: o c'è accordo tra il Segretario e il Revisore, oppure è doveroso affidare l'incarico di certificare i punti controversi (in primo luogo la valutazione dei crediti) ad un soggetto terzo. Se non accade ora, succederà allora, con ben diversi profili di responsabilità