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Un’autobiografia atletica che attraversa i romanzi, la vita personale, le storie di campioni leggendari, per esplorare le ragioni di una passione inarrestabile: è la corsa per lo scrittore Mauro Covacich. Che nel suo ultimo libro, “Sulla corsa” (La nave di Teseo), compone un ritratto corale dell’universo dei runner in connessione con la propria personale, eccentrica esperienza. Covacich racconta di come il gesto della corsa è una forma privata di raccoglimento e scandisce la quotidianità a Una Montagna di Libri, la festa internazionale della letteratura protagonista della stagione di Cortina d’Ampezzo.
L’appuntamento è per sabato 31 luglio 2021, alle ore 18 presso il Miramonti Majestic Grand Hotel di Cortina d’Ampezzo. L’evento o parte di esso sarà accessibile in diretta streaming interattiva da Cortina sulla pagina Facebook (facebook.com/unamontagnadilibri) e sul canale YouTube (youtube.com/UnaMontagnadiLibri) di Una Montagna di Libri. Con Massimo Mamoli.
Sulla corsa
1976. Mauro ha undici anni e, insieme a un’altra cinquantina di bambini, partecipa a una gara di corsa organizzata dall’azienda del padre. È in quest’occasione che sperimenta per la prima volta le sensazioni che lo faranno innamorare della corsa, spingendolo a gareggiare per tutta la vita. Accanto al racconto sul corpo – l’impatto degli allenamenti, la scoperta dei propri limiti – c’è la riflessione sul gesto: sulla sensazione di straordinaria libertà che si prova correndo sul bordo strada, sulla dimensione introspettiva della corsa, sulla maratona come disciplina interiore, su cosa succede quando la corsa ti punge e diventa la tua malattia. Mauro Covacich non rivela i dieci consigli per correre meglio. Il suo è il racconto di chi ha trovato nella corsa una forma privata di raccoglimento, il metronomo che scandisce il ritmo della propria quotidianità.
Mauro Covacich
Mauro Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti La sposa (2014, finalista premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso La nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il “ciclo delle stelle”, A perdifiato (2003), Fiona (2005), Prima di sparire (2008), A nome tuo (2011, da cui Valeria Golino ha tratto il film Miele), La città interiore (2017, finalista premio Campiello), Di chi è questo cuore (2019), Colpo di lama (nuova edizione 2020). Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award. Vive a Roma.
