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Cortinateatro, sabato 31 luglio va in scena La bisbetica domata, adattamento di Andrea Pennacchi

Redazione

30/07/2021

CortinAteatro, la stagione concertistica e teatrale ampezzana coorganizzata dal Comune di e Cortina d’Ampezzo e dall’associazione Musincantus con la collaborazione del Teatro Stabile del Veneto, dedica il quarto appuntamento al teatro: sabato 31 luglio alle 20.45 all’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo andrà in scena La bisbetica domata, celebre testo di William Shakespeare riadattato nel 2020 da Andrea Pennacchi, una produzione del Teatro Stabile del Veneto con il Teatro Bresci. Un’originale versione della celebre commedia shakespeariana diretta dalla regista Silvia Paoli con Anna Tringali, Giacomo Rossetto e Massimiliano Mastroeni, con la voce fuori campo di Andrea Pennacchi. 

Dalla Padova di fine Cinquecento definita dal Bardo “culla delle arti”, la storia dei due giovani amanti Petruccio e Caterina si sposta nella città veneta degli anni ’90 del Novecento, che esprime tutte le caratteristiche salienti della provincia italiana, quella della fabbrica, del duro lavoro, del padre fiero della figlia mansueta e che vorrebbe liberarsi di quella problematica, del commerciante che tratta i sentimenti come fossero merce da piazzare. In questo contesto, in un decennio di forte cambiamento degli equilibri internazionali, politici, sociali, si delinea la storia d’amore tra due ragazzi che cercano il proprio spazio in una società in cui non si riconoscono, fatta di patriarcato, maschilismo e violenza domestica.

“Nel testo – spiega la regista Silvia Paoli - c’è senz’altro amore, ci sono sincerità e fragilità, ci sono due ragazzi problematici che si incontrano e cominciano una storia a modo loro, cercando uno spazio in una società in cui non si riconoscono. Il problema non sono Petruccio e Caterina, ma il contesto in cui vivono che non è purtroppo lontano da quello di oggi se dimentichiamo le forme e pensiamo alla sostanza. Il nostro spettacolo è ambientato negli anni '90, che credo siano stati uno spartiacque fondamentale fra “come eravamo” e come siamo adesso: sono gli anni dell’ascesa di Berlusconi, della crisi economica (il suo inizio), il muro di Berlino è appena caduto e poi ci sono le top model, il grunge, gli uomini sanno di Denim e alla televisione è arrivata Non è la Rai. Gli anni '90 sono gli anni delle donne bellissime e di plastica, del celodurismo, dell’anoressia: ma sono anche gli anni della nostra nostalgia, quando aspettavamo le telefonate sul fisso, quando uscivamo in due sul motorino senza casco, quando andavamo in discoteca la domenica pomeriggio o facevamo i ragazzi del muretto chiacchierando di sogni fino a tardi”.
“Io non vedo bisbetiche. – prosegue Silvia Paoli - Vedo crisi d'identità, vedo famiglie disfunzionali e uomini che devono dimostrare di avere la situazione in pugno. Vedo tutto quello che ancora, faticosamente, cerchiamo di cambiare”.

“La famosa commedia ambientata a Padova, - riflette Andrea Pennacchi - ammettiamolo, presenta per un pubblico contemporaneo parecchi aspetti problematici: patriarcato, maschilismo, violenza domestica, sembrano renderla indigeribile, a meno di metterla in contesto o di invertirne i ruoli, o ancora, di cambiarne il segno in tragedia. Questi però sono falsi problemi, in realtà, le commedie di Shakespeare non sono solo divertenti (e lo sono) ma rimandano a un regno della libertà al di là del mondo in cui viviamo, e dobbiamo accettare La bisbetica domata per come la intendeva il suo autore (il quale, peraltro, sembra sempre preferire i personaggi femminili a quelli maschili). Si tratta di una commedia romantica sviluppata a partire da un nucleo fiabesco, con un lieto fine, e non di un dramma sull’oppressione e la violenza domestica, questi aspetti ci sono, ma non nel rapporto tra Petruccio e Caterina”.

I biglietti sono in vendita su Vivaticket.com, all’Infopoint e alla Cooperativa di Cortina.

Info: musincantus.it