Gentile Presidente Durnwalder, seguo con molta apprensione il dibattito inerente la chiusura dei Passi Dolomitici ed il motivo è semplice, chi le scrive vive e lavora sul Passo Giau.
Vorrei discutere con Lei la cosa e la invito a salire fino quassù perché si renda conto di persona che i problemi di traffico si verificano solamente nei mesi di luglio, agosto e forse qualche fine settimana di giugno e settembre, la maggior parte dell'anno i Passi Dolomitici sono frequentati da locali che si recano al lavoro.
Non capisco perché si continua a citare il traffico che colpisce per brevi periodi dell'anno i Passi Dolomitici e non invece i problemi di viabilità che giornalmente affliggono la 51 di Alemagna oppure la Val Pusteria. Perché non chiudiamo anche queste strade? Perché il pedaggio e le navette solo dove le strade sono quasi sempre coperte di neve e con traffico prevalentemente turistico? La politica dovrebbe invece cambiare il modo di andare in vacanza in Italia, non più tutti in agosto in coda al mare, in montagna e al ristorante, ma scaglionare le ferie come in altri paesi a noi vicini. Voglio far notare inoltre che negli ultimi anni il modo di andare in vacanza è cambiato: sempre meno settimane bianche e verdi, sempre più vacanze brevi mordi e fuggi durante i fine settimana, spesso ripetute più volte nell'arco della stagione. Ho clienti che ogni fine settimana cambiano destinazione, mare, montagna, collina. Questo continuo girare aumenta in modo considerevole il traffico nei week end, il problema non è solo nostro ma anche del mare. Credo inoltre che se un giorno si dovesse al limite istituire un pedaggio sulle strade di montagna, questo dovrebbe essere esteso a tutte le strade delle Dolomiti, magari applicando sul veicolo una semplice vignetta simile a quelle utilizzate in Austria.
Il pedaggio ha un senso solamente se i proventi restano sul territorio in modo da poter essere utilizzati per migliorare la viabilità di tutte le strade, ma come ben sappiamo le Valli Bellunesi non godono dell'autonomia del vicino Alto Adige e Trentino.
Concludo dando la mia solidarietà ai tanti colleghi che dopo anni di sacrifici, investimenti e promozione vedono con la chiusura di una strada andare in fumo la propria attività e vita.
Cordialmente
Igor Valleferro Albergo Passo Giau