Risulta difficile presentare osservazioni su una variante ad un Piano che non si è mai visto. Il Comitato Civico Cortina contesta per tanto, prima ancora di presentare le osservazioni al progetto di riqualificazione della stazione, la procedura adottata per carenza di documentazione, in quanto il Piano non è stato pubblicato. Su questo punto è stata inviata un Pec al Comue di Cortina d’Ampezzo, ma non è stata data al momento alcuna risposta.
Le osservazioni tuttavia, nel caso la nostra contestazione risulti infondata, sono comunque state presentate entro i termini previsti (23 giugno).
Esse riguardano alcuni punti che sono stati schematicamente esposti nel documento che si può vedere in allegato:
Consumo di suolo, depauperamento e prelievo di risorse
Si osserva il fatto che si utilizzi una notevole superficie di sottosuolo pubblico in zona centrale per un incremento irrisorio di posti auto pubblici (120 posti auto).
Paesaggio, archeologia e beni culturali
Si osserva la violazione del dettato del vincolo di “interesse culturale” e la perdita dei valori paesaggistici della zona (strategica dal punto di vista turistico per il passaggio della ciclabile, per punto di transito della Stazione, per passaggio della circonvallazione) a seguito della costruzione di nuovi volumi fuori terra.
Socioconomia
Si osserva che la valutazione di convenienza economica per il Comune di Cortina d’Ampezzo (così come deliberata nel Consiglio comunale del 7 agosto 2018) è irregolare in quanto i contenuti del documento di riferimento non corrispondono a quanto riportato nella Relazione Ambientale. Oltre questo, si osserva la soggettività e l’approssimazione delle valutazioni riportate nella Relazione Ambientale.
Nel documento si fa anche riferimento agli esiti della “manifestazione di opinioni” promossa dal Comitato Civico Cortina. Nel periodo 2-11 maggio 2021 sono arrivate 662 risposte.
ll questionario ha portato alla luce come la gran parte dei cittadini sia favorevole alla riqualificazione della zona ex stazione, e come il progetto dovrebbe essere reso pubblico, evitando se possibile la costruzione di nuovi volumi per attività commerciali e la costruzione di nuovi appartamenti, ma piuttosto valorizzando l’area con servizi e/o attività che possano migliorare la qualità della vita nel paese.
Inoltre, viene evidenziato come il progetto non sia in linea nemmeno con quanto prescritto nel dossier olimpico. Nel Rapporto Ambientale c’è scritto che “la Variante urbanistica per l’area della ex stazione ferroviaria di Cortina d’Ampezzo si pone in coerenza con la visione olimpica grazia alla riqualificazione dell’area che determina l’aumento di servizio commerciali, residenziali e turistici, nonché migliora la dotazione di parcheggi” (pag. 77 del Rapporto Ambientale).
Il dossier olimpico non prevede niente del genere. A titolo di esempio, a pagina 91 del Dossier Olimpico c’è scritto: “Data questa ampia capacità ricettiva, non sono previsti nuovi alberghi o altre forme di alloggio specifiche per i Giochi”. Ovviamente nuove seconde case non sono nemmeno immaginate nel Dossier Olimpico.
Leggi qui le osservazioni presentate in Comune dal Comitato Civico Cortina