Spett.le Voci di Cortina - Marina Menardi e i collaboratori
Sono Paola Dandrea.
Ho ascoltato oggi da Youtube tutta la replica dell’incontro di ieri sera "Milano- Cortina 2026: analisi di una piccola Comunità.... E vi ringrazio per l'interessante relazione fatta dal sig. Cason e per i prossimi incontri che avete organizzato.
Si è parlato della Pista da Bob che resta un argomento veramente importante e discutibile.
Qualche settimana fa è uscita la notizia che il CIO boccia per la seconda volta la legacy della pista di bob e skeleton.
Penso ci sia una generale consapevolezza da parte degli abitanti di Cortina d'Ampezzo e di tutte le persone di buon senso dei costi altissimi nel costruire e nel mantenere una pista da bob (a questo punto a totale carico dei cittadini italiani/veneti che pagano le imposte) e dell'impatto ambientale che questo comporterebbe al territorio del nostro paese. Senza contare i disagi creati da questo enorme cantiere (rumori, movimento di materiali, mezzi pesanti, strade di supporto, ecc.. il tutto eseguito sicuramente in fretta e furia per arrivare all'appuntamento delle Olimpiadi, non proprio così lontano).
Se consideriamo inoltre:
- l'importanza di questo sport in Italia (30 atleti in tutta Italia, qualcuno in più con le altre discipline, credo lo sport con meno frequentatori a livello nazionale);
- l'importanza che può avere per i nostri ospiti e per i cittadini di Cortina (può generare davvero arrivi e presenze importanti?);
- la fine fatta dalla pista di Cesana costruita per le olimpiadi di Torino al costo di 110 milioni di Euro e chiusa poco dopo per gli alti costi di gestione (circa 1,3 milioni di Euro) unitamente al pericolo dovuto alle 50 tonnellate di ammoniaca conservate e necessarie per la creazione e il mantenimento del ghiaccio.
Viene veramente da domandarsi perché una pista da Bob, che poi dobbiamo anche mantenere ad un costo annuo esorbitante, si parla di 1,5 - 2 milioni all'anno. Mi sembra che Innsbruck sia vicino, più vicino di Milano e abbia un'ottima pista da bob. Forse non è Italia ma è Europa. Anche Cesana a Torino forse sarebbe una soluzione, a costi minori e dove il danno è già stato fatto.
Tutti noi e i nostri ospiti stiamo ancora aspettando una piscina pubblica, un parco giochi per bambini, parcheggi e viabilità degne della nostra località e altri servizi molto più importanti per la comunità e per l'ospitalità che si vuole offrire.
Chiederei quindi al Comitato Civico di interpellare nuovamente le persone e come per il "Borgo Col Tondo" e "la stazione" di vedere cosa ne pensano. Ricordo che ai cittadini di Cortina d'Ampezzo non è stato concesso da parte del Comune di fare un referendum su queste Olimpiadi, magari sarebbe corretto e democratico farlo almeno per la pista da Bob.
Concludo dicendo che è vero che il Sindaco e gli amministratori sono eletti dai cittadini, ma è anche vero che dovrebbero rispettare la volontà dei loro cittadini.
I più cordiali saluti e grazie per l'attenzione.
Paola Dandrea