Questa riproduzione fotografica non proviene da Gaza, da Bagdad o da Tripoli di Libia, città queste ultime martoriate dalla guerra: questa vergogna è stata fotografata questa mattina nel centro della Regina delle Dolomiti..
Mi chiedo se coloro che sono responsabili di questo scempio (Pubblici amministratori, privati imprenditori ecc.) si rendano conto del danno che stanno provocando alla immagine di Cortina.
Sento dire che si sarebbero verificate violazioni nella realizzazione di quanto realmente autorizzato: non so se e quanto ciò sia vero. Certo che ora l’intera area di cantiere è sottoposta a sequestro giudiziario. Pare che la realizzazione del progetto non prevedesse l’abbattimento del vecchio rudere dell’Hotel Ampezzo per decenni abbandonato a se stesso; ma allora, se ciò è vero ora cosa si intenderebbe fare? Far ricostruire…il vecchio albergo: pura follia peraltro inattuabile e senza alcun senso.
Ora che i buoi son fuggiti, se effettivamente la fuga è avvenuta, non resta che sanzionare adeguatamente chi si sia reso eventualmente responsabile della violazione, ma nel contempo eradicare quel residuato bellico ancora in piedi riducendo al minimo indispensabile l’impatto ambientale derivante dalla nuova costruzione; e che quest’ultima sia il frutto di un progetto che concorra a riqualificare l’intera zona che, tra il piazzale della ex stazione, il vecchio albergo Italia e lo sgradevole residuato delle olimpiadi del ‘56, non rendono certo giustizia alla immagine di Cortina per l’ignaro turista che vi acceda dalla di per sé squallida Via Franchetti.
O sarà necessario attendere ancora qualche decennio perché ciò avvenga?!
Bruno de Costanzo