Masterplan olimpico: la Minoranza accusa
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Masterplan olimpico: la Minoranza accusa

Marina Menardi

10/05/2021

«Il Masterplan viene usato come uno strumento straordinario per favorire alcune attività private, senza una analisi corretta dei possibili sbocchi sul territorio». La denuncia viene dai membri del gruppo di Minoranza di Cortina d’Ampezzo, che in questi giorni sono usciti all’attacco dell’Amministrazione comunale. 

I membri della minoranza accusano l’Amministrazione di mancanza di trasparenza e di condivisione sullo strumento urbanistico che è ora allo studio e che servirà per coordinare le opere territoriali e urbanistiche delle iniziative previste per i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026. «Non è stata fatta un’analisi sul territorio per capire come usare questo grande evento e quali possono essere le ricadute su Cortina» accusano Da Rin e i suoi. 

Il Masterplan, secondo la Minoranza, anziché essere un piano generale uguale per tutti, «viene ricucito ad hoc per alcune iniziative private che non sono riuscite ad oggi a trovare sbocco». Da Rin si riferisce in particolare a tre strutture ricettive che dovrebbero sorgere in aggiunta a quelle già esistenti: l’albergo “Falkensteiner” nel parcheggio alla partenza della cabinovia Freccia nel Cielo, l’albergo “Caminetto” nella zona di Rumerlo, e il Borgo Col Tondo, nell’area sciistica di Col Tondo-Mietres. «Molte sono state le richieste di costruire nuove attività ricettive a Cortina, ma solo queste tre sono state prese in considerazione, mentre alle altre decine di domande non è stata data nemmeno una risposta» accusa Da Rin, prendendosela direttamente con l’assessore all’Urbanistica Benedetto Gaffarini. 

In una lettera inviata venerdì al segretario comunale Giacomo D'Ancona, Da Rin allega il contenuto di un SMS ricevuto da Gaffarini in cui viene invitato a ritrattare le sue dichiarazioni sul progetto di Col Tondo «nel quale addirittura l’assessore minaccia di escludermi dal tavolo di discussione se non ritratto le mie dichiarazioni: cose che non capitano nemmeno in Congo» scrive Da Rin nella lettera. 

«Ma non possiamo pretendere troppo dall'architetto Gaffarini che non si è ancora reso conto che viene usato da sindaco e vice sindaco come un don Chisciotte per le battaglie perse. Sul progetto di riqualificazione della stazione, che sta spaccando la cittadinanza, il sindaco si nasconde dietro Gaffarini; sulla viabilità ora nel Masterplan si torna indietro ad un vecchio progetto e l’assessore ci ha fatto perdere tre anni sull’avanzamento dei progetti di viabilità dell’Anas. E per quanto riguarda il Masterplan, non vengono accettate opinioni diverse dalle sue, non c’è discussione». 

Da Rin e i suoi lamentano che sulla partita olimpica c’è stato coinvolgimento solo all’inizio, ma oggi, a due anni di distanza «nulla si è mosso. A parte le prime riunioni per la redazione del Masterplan, per due mesi non abbiamo più saputo niente, per poi vederci poi recapitare una bozza già in veste semi ufficiale, senza averci coinvolti nella discussione di uno strumento così importante per il futuro di Cortina. Non c’è un reale confronto: non c’è trasparenza, e questo è preoccupante».