Erano una quarantina circa i lavoratori che si sono trovati oggi davanti al B&B Hotel Cortina Passo Tre Croci, a un giorno dall’apertura per la stagione estiva, per manifestare contro i mancati pagamenti delle loro prestazioni. Si tratta circa di 200 mila euro di stipendi che i lavoratori avanzano dalla B&B Hotels, catena internazionale con più di 550 hotel in Europa e 43 in Italia, che ha rilevato la proprietà dell’Hotel Tre Croci di Cortina all’asta ristrutturandolo a tempi di record: un anno dall’inizio del cantiere, riuscendo a completare e ad aprire per i Mondiali di febbraio di quest’anno.
Dietro questa importante ristrutturazione, tuttavia, emergono ora le ombre dei mancati pagamenti alle ditte che hanno operato: la Edilcantieri Srl, che ha preso l’appalto, la G3 Multiservice e la Isole Gessi che hanno eseguito lavori in sub appalto. Quaranta operai e quaranta famiglie senza stipendio che si sono riunite ieri davanti all’albergo per reclamare il dovuto, minacciando di rimanere lì fino a oggi, giornata di apertura, e di non fare entrare né uscire nessuno.
«Abbiamo iniziato a luglio e lavorato sodo, a volte stando qui dalle 7 e mezzo del mattino fino alle nove di sera, per far sì che l’hotel aprisse in tempo» affermano i responsabili delle due aziende, Salama della G3 Multiservice e Mustafà Gomaa della Isole Gessi. «Abbiamo portato a termine il nostro lavoro a gennaio, ricevuto alcuni acconti dalla Edilcantieri, e da novembre non vediamo più una lira, perché la stessa Edilcantieri avanza soldi. Da qui ora non andiamo via, l’unica ragione per andarcene sarà quella di avere i soldi che ci spettano».
La pazienza è finita, insomma. I responsabili assicurano di avere avvisato la B&B Hotels un mese fa del fatto che avrebbero manifestato a Cortina. La società milanese aveva assicurato che per fine aprile sarebbero stati pagati, ma così non è stato. «Reclamiamo semplicemente quanto ci spetta. Se questa struttura è stata rimessa a nuovo dopo vent’anni di chiusura, con i collaudi e l’agibilità a norma, è grazie al nostro lavoro. Ci sono 50 famiglie che hanno bisogno di mangiare».
Le due imprese si sono anche rivolte al sindacato, la CIGL di Belluno, che era presente ieri al passo Tre Croci con il suo rappresentante per l’edilizia Marco Nardini. «Il sindacato è qui per tutelare l’impresa e i sui dipendenti – afferma Nardini -. I lavoratori non ricevono i soldi perché non li riceve l’impresa che ha fatto i lavori in subappalto, e nemmeno l'impresa che ha avuto in appalto direttamente dalla B&B Hotels. Ora ci aspettiamo che ognuno saldi i suoi conti».
Solidarietà ai lavoratori è arrivata dalla SBP Termoidraulica di Annone Veneto. «SBP Termoidraulica, in qualità di General Contractor nella ristrutturazione del B&B Hotel Cortina Passo Tre Croci, si dichiara solidale con le maestranze che stanno civilmente manifestando a causa del mancato pagamento delle loro prestazioni – scrive la società in una nota. - Premesso che la nostra società ha portato a termine i lavori di propria competenza, assolvendo al contratto e consegnando l’immobile nei tempi richiesti per ospitare gli atleti dei Mondiali di sci, stiamo ad oggi dilagando con la proprietà dell’immobile per trovare una soluzione che consenta di porre fine alla vicenda senza conseguenze spiacevoli e con la piena soddisfazione delle parti coinvolte».
DICHIARAZIONE B&B HOTELS
«In merito alle agitazioni attualmente in corso presso il B&B Hotel Passo Tre Croci Cortina, il Gruppo B&B Hotels si dichiara estraneo ai fatti e si dissocia completamente dai motivi della protesta, in quanto il malumore sorto è da attribuirsi esclusivamente al comportamento del General Contractor che ha stipulato i contratti con gli operai impiegati per la ristrutturazione dell’hotel. B&B Hotels ha sempre, garantito professionalità, sicurezza e rispetto delle norme vigenti», commenta Valerio Duchini Presidente e AD di B&B Hotels Italia.