Le colonnine arancioni: una storia infinita
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Le colonnine arancioni: una storia infinita

Lettere al giornale

01/05/2021

Alverà 29 aprile 2021, ore 10.20

In data 20 febbraio 2019 ho inviato alla dott.ssa De Biasi (già Commissaria presso il Comune di Cortina), una mail che chiunque volendo può leggere e della quale estraggo questo solo inciso:

«Gentile Dottoressa 

Ella, in persistenza del commissariamento del Comune di Cortina ed in riscontro all'ennesima mia richiesta, in data 26.4.2017 (dico 2017) in merito alla vergognosa vicenda delle "colonnine" poste lungo alcune strade della cittadina e sulla cui utilità (e quindi legittimità) ogni dubbio si è rivelato fondato, mi rispose - tra l'altro - testualmente: " Valuteremo, insieme all'Amministrazione Comunale, se rimuovere i velo ok o tenerli come eventuale contenitore per dispositivi elettronici di rilevamento velocità"»

Inutile dire che, come risulta inoppugnabilmente dalla foto che allego, le colonnine, e segnatamente quella posta all’altezza dell’incrocio con Cianderies sono imperterrite al loro posto: evidentemente le autorità ….competenti stanno ancora “valutando” se tramutarle magari in vasi da fiori.

Ciò posto riduco all’essenziale il mio lamento: la SS 48 delle Dolomiti appunto, nei due rettilinei di Alverà  ..controllati dalla beffarda ed immonda colonnina e lungo i quali sarebbe limitata la velocità a 50 km/h e, ovviamente, sarebbe vietato il sorpasso, come da me più volte lamentato è da tempo diventata in completa mancanza di controllo una vera e propria pista automobilistica e, nella stagione estiva, motociclistica.

Ho più volte suggerito al Comune di Cortina di intervenire  sostituendo il ”vaso da fiori” con delle telecamere atte a controllare appunto sia la velocità che il rispetto del divieto di sorpasso.

A  tal proposito riporta quanto accaduto di recente:

L’auto condotta da un mio parente che usciva in Alverà dalla strada di pertinenza della sua abitazione, è stata sfiorata da un energumeno che salendo da Cortina Centro era in fase di sorpasso e  quindi  a velocità ben maggiore  dei consentiti 50 km/h.

La prontezza di riflessi dell’investito ha limitato i danni al solo svellimento del paraurti anteriore.

Sarebbe troppo a questo punto chiedere che a cura dei cosiddetti competenti si provvedesse quanto meno alla apposizione di una “linea di mezzeria” bianca corrente al centro dei due rettilinei di Alverà che  marchi il centro strada insuperabile da automobilisti e motociclisti?

Fanno ora paura i tempi necessari alla amministrazione competente per procedere a questa nuova “valutazione”

Cordialmente

Bruno de Costanzo