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L'appello di Giacobbi: «Subito una squadra per organizzare gli eventi da qui alle Olimpiadi»

Marina Menardi

29/04/2021

Dopo Fondazione Cortina 2021, chi gestirà i prossimi eventi mondiali, ovvero la Coppa del Mondo di sci alpino, a partire dal prossimo anno, e il cammino verso le Olimpiadi 2026? 

È una domanda che si pone Valerio Giacobbi, amministratore delegato di Cortina 2021, ora che la Fondazione si sta avvicinando alla chiusura dopo l'approvazione del bilancio, che avverrà tra poco più di un mese. 

A quel punto la gestione degli eventi passerà a qualcun altro, ma al momento, nonostante manchino poco più di sei mesi alla non ancora formalmente assegnata, ma praticamente scontata, tappa di Coppa del mondo a Cortina per gennaio 2022, non si sa chi sarà ad organizzarla.

«Fondazione Cortina 2021 finisce qui; il mio lavoro, e quello del presidente Alessandro Benetton, è terminato, né io né Benetton saremo presenti in incarichi in previsioni delle Olimpiadi, ma mi piacerebbe consegnare una squadra che penso abbia lavorato bene durante questi intensi quattro anni di lavoro a chi organizzerà da qui in avanti la Coppa del Mondo e successivamente le Olimpiadi. C’è la necessità che qualcuno si assuma questo compito ed è bene che Cortina si muova». 

L’appello viene fatto in prima persona al sindaco Ghedina: «Signor sindaco, qui c’è un’organizzazione pronta: ora decidete se va bene questa, o se ci vuole qualcun altro. Ma è ora di muoversi, le Olimpiadi sono alle porte e vanno gestite. C’è un percorso da definire. Sono passati quasi due anni dall’assegnazione dei Giochi (24 giugno 2019, ndr) e c’è bisogno di fare chiarezza sulle cose che bisogna fare o non fare».

In un incontro con la stampa locale di oggi, giovedì 29 aprile, Giacobbi ha voluto fare il punto di come sono andati i Mondiali di sci 2021. «Siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose. Abbiamo portato a casa un grande risultato, nonostante la pandemia ed un calendario molto pieno, di 13 gare su 15 giorni». 

Qual è stata la cosa più difficle in questo Mondiale?
«La cosa più difficile da gestire è stata la questione sanitaria. Andrea Apollonio, responsabile della questione sanitaria, ha fatto un capolavoro per permettere lo svolgimento in tutta sicurezza. Abbiamo registrato solamente 23 casi su 24 mila test effettuati. Il tempo, a parte i primi tre giorni, ha dato una grossa mano. I commenti ricevuti sulle piste sono stati molto positivi. C’è stato un buon riscontro sulla stampa e sui media, con ascolti superiori al precedente mondiale ad Are, in Svezia».

Giacobbi ringrazia la comunità cortinese che «ha fatto un grande sforzo per far sì che l’evento riuscisse bene, e c’è stata molta generosità da parte di tutti, soprattutto di coloro che hanno trascorso notti in pista a spalare la neve e a lavorare ininterrottamente affinché l’evento avvenisse nel miglior modo possibile». 

Che cosa ci lascia questo percorso?
«La legacy – il mantra che ci h a accompagnato in questi anni – sono gli interventi sulle piste e gli impianti: l’area di arrivo a Rumerlo, pronta ora per ospitare nuove gare, le piste nuove e migliorate, l’impianto della Freccia nel Cielo. Inoltre, 5 anni di racconto su Cortina in giro per il mondo, con un riscontro pubblicitario di grande rilievo, e una squadra pronta per organizzare eventi». 

E le altre opere infrastrutturali che la cittadinanza aspettava, come la viabilità, la piscina?
«Viabilità e piscina mancano. Il percorso della piscina era iniziato ben prima dei Mondiali, ma poi è stato messo nel piano delle opere legato all'evento, approfittando di un Commissario straordinario, ma si è un po’ perso rispetto alle altre opere, e quindi oggi ci ritroviamo ancora senza la piscina. Per quanto riguarda la viabilità, le opere promesse non sono state realizzate, ma le varianti arriveranno, prima o poi. Verranno fatte molte cose, è solo questione di tempo».

Giacobbi auspica che Cortina prima o poi dia il giusto riconoscimento al presidente Benetton per quanto fatto in Fondazione. «Benetton nel suo ruolo aveva tanto da perdere e poco da guadagnare. Il suo è stato un ruolo difficile, fatto tra l'altro gratis. La sua professionalità imprenditoriale ha portato al successo sotto molti aspetti. Il bilancio si chiude senza buchi, anzi, con un leggero avanzo. Mi aspetto un riconoscimento per il suo lavoro da parte della comunità».

Archiviati i Mondiali, cosa farà Valerio Giacobbi?
«Ho fatto tutto il possibile per portare al termine  con buoni risultati questo percorso. Ora passo il testimone a qualcun altro. Non ho intenzione di candidarmi a sindaco, ma qualcosa per Cortina voglio fare. Ho già avviato il progetto del  Cortina Social Lab: quello sicuramente verrà ripreso e portato avanti in un ottica futura».