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Giovane di 29 anni torna a camminare grazie ad un intervento all’Ospedale di Cortina

Marina Menardi

09/04/2021

Per Amir Maksutoski, giovane paziente di Conegliano, l’incontro con i medici dell’Ospedale Cortina sembra aver dato una svolta ai suoi problemi di deambulazione. L’èquipe di Ortopedia dell’Ospedale Cortina, Ospedale Polispecialistico Accreditato con il SSN,  ha operato il giovane affetto da emimelia, patologia congenita che si caratterizza per una malformazione degli arti. 

Il paziente presentava in particolare un’agenesia (termine medico che indica l’assenza di una sezione anatomica) della parte laterale della gamba e del piede, una forma particolare di emimelia che si riscontra in casi rarissimi, un individuo ogni 50 mila. Era nato infatti senza il perone e durante l’infanzia e l’adolescenza era stato sottoposto a 5 interventi correttivi all’arto inferiore, che avevano tentato di concedergli un appoggio correttivo che si avvicinasse il più possibile al passo naturale. Il paziente era stato sottoposto anche alla tecnica Ilizarov che, tramite una gabbia metallica, consente la modifica e l’allungamento degli arti. I risultati, tuttavia, erano stati transitori e avevano portato il paziente ad avere nel tempo una deviazione in valgismo della tibia. 

L’ équipe di Ortopedia dell’Ospedale di Cortina è intervenuta con due piccole correzioni al piede: due osteotomie correttive al calcagno e all’avampiede che hanno risolto il dolore provocato dalla deviazione della tibia, nonché le problematiche di deambulazione. «L’appoggio sul piede era alterato e la deambulazione non era naturale – spiega il dott. Davide Paratore, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale Cortina –. Tutto ciò gli provocava un grande dolore. L’intuizione per trattare il paziente ci è arrivata grazie all’osservazione e allo studio della funzionalità del piede stesso: riscoprendo dei principi che risalgono agli anni 60 di due grandi studiosi, quali Viladot e Lelievre, abbiamo apportate due piccole correzioni al piede per permettere al paziente di camminare in carico in maniera plantigrada, consentendo una deambulazione il più normale possibile». 

Solo un giorno di degenza dopo l’operazione, dopo di ché il giovane è stato dimesso e gli è stato possibile camminare con il supporto delle stampelle a due settimane dall’intervento. Dopo circa un mese gli è stato possibile riprendere a camminare in autonomia. 

«Prima di conoscere il dott. Paratore, nessuno specialista aveva voluto operarmi: dicevano che il rischio dell’intervento era troppo grande a causa della scarsa circolazione sanguigna nell’arto. Fortunatamente l’équipe dell’Ospedale Cortina è riuscita a trovare la strada giusta – racconta il paziente –. Dopo l’intervento mi aspettavo forti dolori, come in seguito alle precedenti operazioni che mi avevano costretto a stare fermo fino ad un anno. Invece, oggi non provo più dolore. Sono rimasto sorpreso e molto soddisfatto perché in un paio di mesi ho ripreso a camminare in autonomia e a lavorare, sono infatti tornato al mio impiego di metalmeccanico, in piedi 8 ore al giorno». 

Tanta è la soddisfazione del giovane paziente per cui, d’accordo con il dott. Paratore, ha in programma di sottoporsi ad un ulteriore intervento in autunno per raddrizzare ulteriormente il piede e il segmento tibiale.