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Centrale idroelettrica sul Boite: molte le osservazioni pervenute alla Regione, tutte contrarie

Marina Menardi

12/02/2021

Grande interesse da parte di enti, associazioni e privati ha suscitato la questione del progetto dell’impianto idroelettrico sul torrente Boite a Cortina da parte della società Tofana Srl. Sono nove i soggetti che hanno presentato i propri pareri e le proprie osservazioni alla commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) pubblicati sul sito della Regione.

Fino al 2 febbraio c’era infatti la possibilità di prendere visione del progetto e del relativo studio di impatto ambientale e di presentare osservazioni o pareri sull’opera, prima della valutazione da parte della commissione VIA.

Da parte delle istituzioni, ci sono i pareri dell’Autorità di Bacino distrettuale delle Alpi (favorevole con prescrizioni), del Ministero per i beni per i beni e le attività culturali e per il turismo (parere contrario), del Comune di Cortina (giudizio di incompatibilità e contrarietà all’impianto). Vi sono poi varie associazioni locali e non che hanno voluto porre la loro attenzione sull’impianto che, attraverso la costruzione di una diga situata a 300 metri a nord del ponte sul Boite a Cadin, convoglierebbe l’acqua in una condotta forzata completamente interrata per oltre un chilometro, prosciugando il torrente in questo tratto.

Le associazioni che hanno presentato le osservazioni sono il Comitato Civico Cortina, Italia Nostra e Free Rivers (insieme in un unico documento), Mountain Wilderness, WWF Veneto, Gruppo promotore Parco Cadore, Comitato Peraltrestrade (insieme in un unico documento), Il Cai - Club Alpino Italiano del Veneto con il suo presidente Renato Frigo, Massimo Caproni in qualità di Presidente dell’A.S.D. Pescatori Valle del Boite.

Come soggetti privati un’osservazione è sopraggiunta dall’ing. Silverio Lacedelli, e un’altra da due proprietari di terreni coinvolti nella realizzazione dell’opera di presa d’acqua: Michielli Paolo e Michielli Davide. I due comproprietari si sono rivolti ad uno studio legale per la stesura del documento, rimarcando il loro duplice interesse sia come semplici cittadini, sia come proprietari terrieri nell’area interessata.

Tutte le osservazioni delle associazioni e dei privati presentati alla commissione VIA hanno messo in risalto l’incompatibilità del progetto con la tutela dell’ambiente, del paesaggio, della natura, della flora e della fauna . Dalla data del 2 febbraio ci sono ora 75 giorni di tempo per la commissione VIA di analizzare le osservazioni. Per metà aprile, dunque, si potrebbe già avere il parere.