Il “chiarimento” tentato da Cortina 2021 che dovrebbe legittimare la assurda decisione di chiudere le scuole per il periodo degli improvvidi campionati del mondo ha del farsesco e nella fattispecie legittima il noto detto veneto “Xe pèso el tacòn del buso”.
Osiamo chiedere agli illuminati organizzatori dell’evento: ma se prima di destinare la palestra Revis, il parcheggio di Via dei Campi e lo stadio Apollonio ai servizi necessari alla manifestazione, peraltro in regime di grave persistente pandemia, si fosse posto mente alle primarie esigenze della scuola e degli sfortunati alunni allontanando gli atleti - questi si - dalle zone di interferenza scolastica e sistemandoli (gli atleti) in modo tale da evitare rischiosi assembramenti, non avrebbero dimostrato lodevole intelligenza amministrativa?
Non avrebbero – il Comune e Cortina 2021 - mostrato quella perspicacia doverosa, quando si gestiscono eventi in periodi delicati come quelli che stiamo vivendo, privilegiando sulla impellente esigenza di ricerca del guadagno (che ha già mostrato drammaticamente nel recente passato quanto danno può causare) un rispetto primario per la scuola, i suoi alunni, le loro famiglie già provate dalla lunga pandemia?
Noi pensiamo che Comune e Cortina 2021 abbiano gravemente sbagliato.
Tuttavia, riaffermando il nostro pluriennale affetto per questi luoghi auspichiamo che i campionati abbiano comunque successo: perché lo merita Cortina.
BdC